C'eravamo tanto amati: Inzaghi saluta la Lazio, che non lo nomina neanche

"Rispettiamo il ripensamento di un allenatore e, prima, di un giocatore che per lunghi anni ha legato il suo nome alla famiglia della Lazio e ai tanti successi biancocelesti”. La storia tra la società di patron Lotito e Simone Inzaghi finisce così, senza che l’allenatore, icona dei capitolini anche da calciatore, sia neanche menzionato nel comunicato di commiato. Il chiaro segno di quanto la Lazio sia rimasta scottata dal ribaltone di Inzaghi, che solo 24 ore prima aveva trovato l’accordo per continuare nella squadra del suo cuore. D’altra parte, lui stesso aveva ricordato pochi giorni fa come avesse trascorso gli ultimi 16 mesi aspettando il rinnovo, mai arrivato. Da un ripensamento a un altro, la sua era da tecnico era peraltro iniziata con il gran rifiuto di Marcelo Bielsa.
Saluta nell’indifferenza, più ostentata che altro, di quel comunicato. Ora la Lazio si guarda attorno: il primo nome è Sinisa Mihajlovic, ma ci sarà tempo per pensare alla scelta. Per ora, nello spirito di Lotito e Tare, resta l’amarezza.
