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Dal no a James al Greenwood mercenario. Il ds della Lazio è un fiume in piena e spiega tutto

Dal no a James al Greenwood mercenario. Il ds della Lazio è un fiume in piena e spiega tuttoTUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
venerdì 2 agosto 2024, 00:49I fatti del giorno
di Lorenzo Di Benedetto

La Lazio è alle prese con il mercato e tra i tanti nomi che si sono fatti in questa estate c'è stato anche quello di James Rodriguez, ma Angelo Fabiani, direttore sportivo dei biancocelesti, ha spiegato il no al colombiano: "Non lo prenderò mai e spiego anche il perché. È un ragazzo di 33 anni e negli ultimi anni non ha mai superato le 12-13 partite l’anno, ha fatto l’ultima Copa America discretamente bene, ma se c’è un nuovo metodo che va verso giovani importanti prendere questo ragazzo per uno o due anni ci porterebbe contro ogni logica. Tutto il rispetto per il giocatore, ma dobbiamo fare valutazioni a 360 gradi sia anagrafiche che sul minutaggio degli ultimi anni. State tranquilli che il giocatore che vuole Fabiani non lo sa neanche Fabiani, figuratevi se qualcuno sui social o sulla stampa sa quale sarà l’obiettivo”.

L'attacco a Greenwood.
"Greenwood lo volevamo già lo scorso anno, poi c’è stato un intoppo con il calciatore. Sapete tutti la problematica di Greenwood qual è stata. Un agente quest’anno ci ha paventato l’idea di Greenwood in Italia, gli abbiamo dato un tempo limite, da lì si è scatenata un’asta e ho ritenuto di poter andare fino a un certo limite. Abbiamo offerto 22 milioni di sterline per il 50% del giocatore, parliamo circa di 26 milioni di euro. Ha preferito prendere un’altra strada e io dico che i migliori affari sono quelli che non si fanno. Io voglio Rovella, Zaccagni, giocatori che amano l’ambiente dove lavorano. Questi mercenari non li voglio, è una fortuna non fare certi affari. Potrei vendermi per 50 mila euro in più ma ho dei valori che mi hanno trasmesso i miei genitori. Se ha intrapreso un’altra strada auguriamo a Greenwood le migliori fortune”.

Parole su Luis Alberto.
"Oggi qualcuno mi sottoponeva una dichiarazione di Luis Alberto, verso il quale va tutta la stima calcistica e professionale, ma non bisogna prendersela sempre con il presidente. Ho fatto una forzatura per il rinnovo di Luis Alberto, il presidente segue le direzioni mie e dopo sei mesi lo spagnolo dimostra di non avere più gli stimoli. Se si chiude un ciclo e si sceglie di guadagnare di più è giusto dirlo. Nel calcio l’ingratitudine è il sentimento principale, ma c’è sempre un limite”.

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