Il compleanno va di traverso a Lukaku: festa/cena proibita, ma niente multa dall'Inter
Una festa o una cena? Come già accaduto in altri club, le versioni divergono. I protagonisti, questa volta, a tinte nerazzurre. Alle 3 di notte, i carabinieri della Compagnia mobile Duomo e del Nucleo radiomobile di Milano “pizzicano” in un hotel del centro milanese Romelu Lukaku. Il calciatore belga, che ha spento 28 candeline, è in compagnia di tre compagni di squadra, gli amici Hakimi, Young e Perisic. Con loro, identificate in totale 24 persone, tra cui il direttore dell’hotel, che saranno sanzionati per la violazione delle norme sul contenimento del Covid-19.
In sostanza, avevano organizzato una festa in albergo per il compleanno del centravanti belga. O una cena? La versione dell’Inter è quest’ultima, anche perché i calciatori sono rientrati in tarda serata dopo la vittoria sulla Roma e quindi l’orario, coprifuoco a parte, non è così tardo e se non avessero lasciato l’albergo a quell’ora non sarebbe successo niente. Per questa ragione, i protagonisti della vicenda non saranno multati dal club (dallo Stato sì, ma solo per aver appunto violato il coprifuoco lasciando a quell’ora la struttura: Milano, come quasi tutta l’Italia, è del resto in zona gialla in questo momento).