Thiago Motta non ha un rapporto complicato con gli arbitri. Ma intanto sarà squalificato

Domenica scorsa Thiago Motta ha mollato gli ormeggi e, vistosi ripreso al minuto 99 in quel di Lecce dopo un calcio di rigore segnalato dal VAR che ha corretto l'iniziale decisione dell'arbitro Doveri, si è scagliato pubblicamente contro Nasca, addetto alla video-assistenza con cui, ricorda, è stato particolarmente sfortunato nel vivere alcuni episodi contestati, tornando addirittura a quando allenava lo Spezia fino ad arrivare appunto agli ultimi 90 minuti giocati al Via del Mare dal suo Bologna.

"Con Nasca sono sfortunato, ricordo quello che ha fatto a Torino e quanto ha fatto in Spezia-Lazio, un altro episodio. Ci sono occasioni in cui il VAR da strumento diventa arma, sono arrabbiato", aveva detto Motta. Parole che rischiano di costargli caro, visto che si prospetta un deferimento per il tecnico del Bologna dopo il procedimento aperto a suo carico dalla Procura Federale.

Intanto, lo stesso allenatore è tornato a parlare del tema nelle scorse ore da Roma, dove ha ricevuto al CONI il premio Andrea Fortunato: "Non penso di avere un rapporto complicato con gli arbitri, anche dopo la scorsa partita ho detto che certi arbitraggi devono essere d'esempio, penso a quei giovani che ci hanno arbitrato col Torino. Parlo di fatti, è la mia opinione su cose che ho visto ma non cerco polemica. Del resto ne parlerà il nostro direttore". Insomma, i problemi con gli arbitri non esistono, dice. Non sembrano d'accordo in Procura FIGC, dove preparano la sanzione adeguata. Elevato e concreto il rischio di una squalifica ai suoi danni.