Zero gol, tanti veleni: Juve in finale di Coppa Italia con Pirlo "allegriano". Conte vs Agnelli

Il terzo derby d’Italia della stagione finisce senza gol. E va benissimo alla Juventus: forte della vittoria ottenuta a San Siro all’andata, la squadra di Andrea Pirlo stacca così il pass per la finale di Coppa Italia. La ventesima volta nella storia bianconera, questa all’insegna della difesa all’italiana. Anzi, all’olandese-turca, con De Ligt e Demiral migliori in campo al cospetto di una LuLa decisamente spuntata. E se l’ex regista non disegna il paragone con Allegri (anzi, lo prende come un deciso complimento nelle parole post gara), l’Inter di Antonio Conte si lecca le ferite per gli errori commessi al Meazza: ai nerazzurri resta solo lo scudetto.
E pure il solito interrogativo tattico sulla possibile coesistenza tra Brozovic ed Eriksen, naufragata di nuovo (ma anche Lautaro ha deluso: le pagelle dell'Inter). A rubare la scena, più che il campo, quello che succede ai bordi: a fine primo tempo, lo stesso Conte, stuzzicato dalla panchina bianconera per le proteste ritenute eccessive, rivolge un dito medio all’indirizzo della sua ex squadra. Le ruggini con Andrea Agnelli si fanno sentire, frantumi di quel rapporto che ha lanciato il ciclo d’oro bianconero: al triplice fischio, è il presidente della Juve ad apostrofare il proprio ex allenatore, che poi chiede più educazione ai microfoni della Rai (qui la ricostruzione completa). Si chiude così tra i veleni una partita che non può essere mai normale.
