Dopo l'inchiesta de Le Iene, un punto fermo: il calcio deve tornare giudice

Ci sono inchieste che fanno rumore. E poi ce ne sono alcune che scavano in profondità, fino a toccare le fondamenta di un sistema. Quella andata in onda su Le Iene, a cura di Luca Sgarbi e Claudio Bongiovanni, è una di queste. Mette in scena senza filtri, con testimonianze dirette e registrazioni scioccanti, la degenerazione di una parte del calcio giovanile italiano. Un mondo in cui le promesse dei ragazzi non vengono valutate per il loro valore, ma per quanto possono fruttare. In cui, da un provino con un club a un tesseramento, fino al numero di partite da poter giocare, tutto può essere "comprato". A caro prezzo.
Si parla di migliaia di euro versati da famiglie che spesso non sanno a chi si stanno affidando. Di mediatori senza scrupoli, di segnalazioni pilotate, di interessi economici che inquinano il percorso sportivo dei giovani calciatori. Secondo quanto riportato nell'inchiesta, si arriva perfino a tecnici che si lasciano "consigliare" sulle sostituzioni in partita o sulle convocazioni settimanali. Il tutto, ovviamente, lontano dai riflettori: il calcio giovanile, pur appartenendo a società professionistiche, vive nell'ombra. Nessuno vede, nessuno controlla, pochi raccontano.
Ed è qui che nasce la nostra missione. È qui che La Giovane Italia si mette di traverso.
L'inchiesta de Le Iene ha confermato ciò che denunciamo da tempo. Ma l'indignazione non basta: servono alternative. La Giovane Italia vuole essere una di queste. Lo diventa ogni volta che un ragazzo emerge grazie a un nostro video, a una partita trasmessa, a un articolo letto dal direttore sportivo giusto. Lo diventa ogni volta che un professionista sceglie di seguirci non per sostenere un progetto, ma per lavorare meglio, con strumenti concreti e oggettivi. Lo diventa ogni volta che una storia pulita viene raccontata, e magari cambia un destino.
Da più di dieci anni raccontiamo il calcio giovanile italiano con un solo obiettivo: restituire centralità al campo, unico giudice che conta. Vogliamo che a parlare sia il merito, non il denaro. Il talento, non le conoscenze. Per riuscirci, cerchiamo di "oggettivare" il calcio, renderlo osservabile, trasparente, accessibile. Mostrare il campo è l'unico modo per permettere a professionisti, genitori e tifosi di farsi un'idea reale e concreta sui giocatori. Senza filtri, senza intermediari.
Anche nei settori giovanili di club professionistici, infatti, troppo spesso non esiste un modo per verificare il verdetto del campo, a meno di essere presenti fisicamente. Per questo abbiamo creato un archivio (LGI Professional) unico in Italia, con centinaia di gare integrali dalla stagione in corso, dall'Under 15 ai campionati Primavera, con squadre di Serie A, B e C. Un database che permette di studiare, confrontare, analizzare. Di guardare con i propri occhi ciò che succede davvero. Perché il campo non mente. Il campo non ha interessi. Il campo ha sempre ragione.
In un ambiente che spesso si piega a logiche distorte, La Giovane Italia sceglie un approccio fondato sull'essere "Professionisti con 5C": puntiamo su una presenza Capillare nei centri sportivi di tutta Italia, sulla Caparbietà di chi non accetta scorciatoie, sulla Coerenza dei nostri valori, su contenuti Certificati e sulla Credibilità conquistata sul campo. Questo è il nostro modo di difendere un calcio che non si compra, ma si costruisce ogni giorno, con serietà e visione.
Tutto questo però non basta. Se vogliamo davvero cambiare le cose, abbiamo bisogno di occhi, voci e menti preparate. Servono figure professionali che si dedichino a questo settore con competenza, passione e spirito critico. Per questo stiamo investendo, da Nord a Sud, in un progetto che ci renda sempre più capillari, sempre più presenti nei centri sportivi italiani. Lo facciamo con i nostri workshop itineranti, dove formiamo nuovi talenti della comunicazione sportiva: videomaker, redattori, telecronisti, ragazzi che vogliono entrare nel mondo del calcio dalla porta dell'impegno, dell'etica e della qualità. Non da quella dei compromessi.
Se condividi la nostra visione, se vuoi contribuire a un sistema che premia chi lo merita davvero, entra nel nostro team: basta una mail a info@lagiovaneitalia.net Perché un altro calcio è possibile. Un calcio che non si compra, che si racconta, si analizza, si guarda. Sul campo... Sempre.
