Al-Dossari come Omam-Biyik: gli eroi che hanno rovinato l'esordio dell'Argentina

Era da Italia '90 che l'Argentina non perdeva una gara d'esordio ai Mondiali. Anche allora fu qualcosa di clamoroso, poiché l'albiceleste si presentava al torneo da campione in carica. E fu beffata dal Camerun con un gol epico di François Omam-Biyik. Da allora gli esordi furono ben diversi: memorabile il 4-0 alla Grecia con l'ultimo gol mondiale di Diego Armando Maradona e l'urlo alla telecamera. Nel 1998 fu un sofferto 1-0 contro l'esordiente Giappone di un allora sconosciuto Hidetoshi Nakata, che si distinte per il tocco di palla e i capelli rossi. Nel 2002 con Bielsa in panchina l'illusorio 1-0 alla Nigeria firmato Batistuta, prima del tracollo nelle gare seguenti. Nel 2006 la seleccion mise al tappeto la Costa d'Avorio, alla prima partecipazione al torneo.
Nel 2010 con Maradona in panchina basta Heinze dopo 6' per avere la meglio ancora sulla Nigeria. Nel 2014 viene battezzata un'altra esordiente, la Bosnia: 2-1. Nel 2018 un altro shock con un'altra al ballo delle debuttanti, l'Islanda: fu 1-1 con Messi che sbagliò anche un rigore. L'Arabia Saudita rappresenta uno dei punti più bassi di una selezione, che prima di oggi era reduce da 36 risultati utili consecutivi. E il gol capolavoro di Salem Al-Dossari, che si candida a rete del Mondiale, passerà alla storia. Proprio come il salto in cielo e il colpo di testa di Omam-Biyik, sotto il cielo di San Siro, l'8 giugno 1990.
