45 milioni per un quarto d'ora: l'Inter ha speso tanti soldi su calciatori considerati non pronti

Si sono aperti i processi in casa Inter, dopo la sconfitta di sabato scorso nel Derby d'Italia sul campo della Juventus. Sono tanti gli spunti di analisi per provare a individuare cosa non stia funzionando in casa nerazzurra, alla luce della falsa partenza in Serie A che ha visto Chivu e i suoi ragazzi perdere già due partite nelle prime tre giornate, consolandosi giusto con la roboante vittoria dell'esordio, quel 5-0 ai danni del Torino che però oggi appare assai distante.
Uno sguardo critico potrebbe posarsi anche su alcuni dei volti nuovi portati in dote a Chivu dal mercato estivo, nel quale la sensazione è che l'Inter abbia sì speso tanti soldi per inserire i calciatori di cui aveva bisogno, ma che questi ancora non rappresentino un valore sicuro sul quale appoggiarsi per il tecnico Chivu. Con l'unica eccezione rappresentata in tal senso da Sucic, che è sembrato aver avuto un impatto diverso e più efficace rispetto ai 'colpi da 20 milioni' dell'estate nerazzurra. Non a caso il 5-0 al Torino è la sua unica da titolare.
Su tutti, emergono in particolare i nomi di due giocatori che rischiano la traiettoria degli oggetti misteriosi come Luis Henrique e Diouf. Costati assieme oltre 45 milioni di euro all'Inter, i due hanno un quarto d'ora in campo combinato e raccolto all'esordio col Torino: una decina di minuti di subentro per il centrocampista, quattro appena per l'esterno brasiliano. Da allora, più nulla ed entrambi sono finiti rapidamente in panchina senza più alzarcisi. Più utilizzato Ange Yoan Bonny, che ha trovato anche la via del gol al debutto ma poi decisamente meno incisivo negli altri due subentri, compreso quello di sabato allo Stadium.
