Allegri e la preoccupazione per Pogba: quanto può aspettarlo ancora la Juve?

Un déjà-vu. È questo quello che sembra vivere la Juventus attorno alla figura di quello che dovrebbe essere, almeno per questo motivo era stato tesserato, il suo calciatore di spicco. Paul Pogba ha ancora un percorso a ostacoli davanti a sé prima di tornare a lavorare con la squadra e dunque potersi rimettere a disposizione nel pieno delle proprio abilità. A dirlo è il tecnico Massimiliano Allegri che, assieme alla Juventus tutta, quanto può permettersi di aspettarlo ancora?
Allegri e una gestione di Pogba ancora di lungo corso.
Direttamente dagli Stati Uniti d’America sono arrivate le prime parole di Massimiliano Allegri della nuova stagione. Ai microfoni de La Gazzetta dello Sport e di Tuttosport, fra gli altri argomenti, il tecnico livornese s’è soffermato sulle condizioni di Paul Pogba: “Purtroppo in questa fase sta svolgendo un lavoro differenziato: l’obiettivo è cercare di recuperarlo il prima possibile, ma al momento non sappiamo quando potrà ritornare ad allenarsi con il resto del gruppo. Bisognerà aspettare almeno un mese per capire se potrà essere a disposizione della squadra”. Il percorso di rientro dunque è ancora particolarmente lungo e gli spettri della scorsa stagione sembrano essere dietro l’angolo.
Ma quanto può permettersi di aspettarlo la Juve?
E qui arriva il nodo cruciale di un ritorno alla Juventus che, finora, è stato un vero e proprio fallimento. Quanto può permettersi di aspettare Pogba ancora la Vecchia Signora? Il centrocampista francese doveva essere il punto di riferimento nel nuovo corso bianconero dentro e fuori dal campo ma finora s’è rivelato un buco nell’acqua. Qualche giorno fa Cristiano Giuntoli ha parlato di lui: “Ha grande volontà di tornare e noi lo aspettiamo. Per noi è fondamentale, ha qualità ed esperienza e conosce l'ambiente perché son già tanti anni che è qua. Lui è un giocatore su cui puntiamo”. La Juve ci conta ma chiederà una modifica delle condizioni: 8 milioni di ingaggio, così, sono insostenibili per una squadra che deve dare una “sistematina ai conti”. Con l’Arabia Saudita sempre sullo sfondo e un’offerta finora non considerata.

