L'agente di Zerbin: "Conte mise il veto d'estate, anche a gennaio era contrario a cederlo"

Giulio Marinelli, agente dell'esterno Alessio Zerbin, ha parlato del suo assistito a Stile TV: "Siamo molto felici per la stagione disputata da Zerbin che ha giocato tutte le partite. Ha fatto entrambe le fasi, è cresciuto e aveva bisogno di giocare in maniera continuativa in serie A. Da qui a dire che possa essere utile al Napoli ce ne passa, dipenderà da tante cose, non ultimo da chi allenerà la squadra. Ciò che occorre fare è, non appena il Napoli avrà chiari i piani tecnici, un incontro col club. Zerbin è classe ’99, se il Napoli riterrà opportuno tenerlo saremo felicissimi, in caso contrario, individueremo un destino diverso per Alessio".
Prosegue quindi Marinelli: "Il mister Conte mise il veto d’estate al trasferimento di Alessio ed era contrario anche alla sua cessione nel mercato invernale. La considerazione di Conte ha fatto enormemente piacere, soprattutto al ragazzo che ha appreso tanto da lui, ma dobbiamo guardare ai fatti: con il Napoli aveva giocato 2 spezzoni brevissimi e un calciatore come lui aveva bisogno di giocare. Quindi, andare via è stata una scelta che Conte ha subìto, siamo stati noi a chiedere di andare a giocare. Non che volessimo andare via da Napoli, anzi, ma il ragazzo aveva bisogno di giocare".
Conclude nelle sue riflessioni l'agente: "Zerbin non resta a Venezia, il riscatto col Venezia non è possibile perché la squadra non è stata promossa, bisognerebbe intavolare una trattativa diversa. Alessio ha fatto bene, stiamo ricevendo richieste di informazioni come è normale che sia in questa fase di mercato, vedremo cosa accadrà, ogni decisione sarà presa insieme al Napoli. Restare a Napoli sarebbe la soluzione più gradita, con presupposti tecnici diversi dalle precedenti stagioni. Se non resterà potrebbe andare in prestito oppure essere ceduto, diciamo che sicuramente faremo un programma dettagliato col Napoli che sia il migliore per tutti. Zerbin quando arrivò da Novara aveva un solo desiderio: ritagliarsi uno spazio importante nel Napoli. Ma, se è vero che il Napoli è un paradiso, è anche vero che non si sta in paradiso a dispetto dei santi".
