"La curva esonera Palladino". Fiorentina, il retroscena sul caos in casa viola

"La Curva esonera Palladino". È questo il titolo eloquente che campeggia sull’edizione fiorentina de la Repubblica, all’indomani delle dimissioni di Raffaele Palladino dalla panchina della Fiorentina. Una decisione che ha colto di sorpresa la società, ma che, secondo il quotidiano, affonda le radici in un clima sempre più difficile da sostenere per l’ormai ex allenatore.

Alla base del passo indietro ci sarebbe il mancato feeling con l’ambiente e la crescente pressione della tifoseria, culminata nei cori di contestazione durante l’ultima partita contro il Bologna al Franchi - il celebre “Salta la panchina” - e nei numerosi striscioni che lo mettevano sotto accusa insieme al direttore sportivo Pradè. Un finale di stagione amaro, con il ritorno in Europa accolto più con freddezza che con entusiasmo.

Secondo le ricostruzioni, Palladino aveva già iniziato a riflettere sul proprio futuro nei giorni precedenti alla sfida col Bologna. L’idea era quella di chiudere dignitosamente l’annata, per poi valutare a mente fredda il da farsi. In confidenze ad amici vicini, non aveva escluso la possibilità di farsi da parte. E così è stato.

Le dimissioni sono state comunicate informalmente alla dirigenza nella tarda mattinata di ieri. Ora la Fiorentina si ritrova a dover ripartire da zero e dà il via al toto-allenatore per la prossima stagione. Tra i nomi presi in considerazione ci sono quelli di Marco Baroni, Daniele De Rossi, Francesco Farioli, Igor Tudor, Patrick Vieira, Alberto Gilardino e, anche se molto difficile, un suggestivo ritorno di Stefano Pioli. La dirigenza sta valutando profili, caratteristiche e ambizioni: il casting è ufficialmente iniziato.