Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche

Bremer saluta Brehme: "Eri l'idolo di mio papà, che ha voluto chiamarmi come te..."

Bremer saluta Brehme: "Eri l'idolo di mio papà, che ha voluto chiamarmi come te..."TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 20 febbraio 2024, 14:38Serie A
di Tommaso Bonan

La scomparsa improvvisa di Andreas Brehme, a 63 anni, ha lasciato amareggiati tutti gli appassionati di calcio. Simbolo di Bayern Monaco e Inter, campione del mondo con la Germania nel 1990, è stato protagonista assoluto nel suo ruolo, lasciando un ricordo indelebile a tutti coloro che lo hanno visto giocare nel fiore degli anni. E tra questi c'era, evidentemente, c'è anche il papà di Gleison Bremer.

Il messaggio social
A svelare che l'affinità tra il nome del terzino scomparso e quello del difensore della Juventus non sia un caso, è stato proprio il centrale bianconero, che in una story su Instagram ha voluto salutare a modo suo Brehme: "Eri l'idolo di mio papà, che ha voluto chiamarmi come te. Per me resterai sempre un esempio di sportività. Ciao Andy!", il messaggio in una storia su Instagram per Brehme, scomparso a Monaco di Baviera a 63 anni, con allegata una foto dell'ex calciatore con la Coppa del Mondo vinta con la Germania a Italia '90.

Chi era Brehme
Un Mondiale con la sua Germania, uno Scudetto con la sua Inter e pure una Coppa UEFA, oltre a tanti altri trofei. Ha vinto tanto e ha fatto spesso parlare di sé Andreas Brehme, magico interprete della fascia sinistra di una grande Inter e di una straordinaria Germania. Si è fatto amare un po' ovunque abbia giocato in carriera, il tedesco nato ad Amburgo e spentosi oggi all'età di 63 anni dopo un problema cardiaco che non gli ha lasciato scampo.

"È stato il miglior calciatore con cui abbia mai giocato", disse di lui Lothar Matthaus. "Lo conosco da 20 anni e non so ancora se sia destro o sinistro", raccontava invece Franz Beckenbauer. Due pareri autorevoli di chi lo conosceva bene, che spiegano un po' più nel dettaglio quanto fosse alta la considerazione per lui all'interno del mondo del pallone. Terzino di fascia sinistra, ma come detto naturalmente ambidestro, Brehme aveva una straordinaria intelligenza tattica, uno spirito agonistico fuori dal comune e talmente tanta qualità da arrivare a segnare quasi 100 gol in carriera. Quello più importante? Il rigore trasformato in finale a Italia '90 che regalerà il titolo alla sua Germania.

Dopo gli inizi con Saarbrucken e poi Kaiserslautern, Brehme gioca due stagioni al Bayern Monaco prima di essere ceduto nel 1988, insieme a Matthaus, all'Inter. Arrivato fra lo scetticismo generale a Milano, Brehme si impone rapidamente con Giovanni Trapattoni in panchina, diventando subito punto fermo dei nerazzurri e colonna portante della squadra che vincerà lo Scudetto nel 1989. Le stagioni successive arriveranno poi la Supercoppa Italiana e la Coppa UEFA, nel 1991. Un'avventura nerazzurra di quasi 4 anni che entrerà nella testa del terzino tedesco che anche dopo aver chiuso col calcio giocato non perdeva occasione per ricordare la sua fede interista.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile