Che fine ha fatto Kvara? Inghiottito dal crollo del Napoli, tre motivi alla base del calo

Quello commesso venerdì sera tutto solo davanti a Szczesny non è stato un errore da Kvicha Kvaratskhelia. Servito da Osimhen e tutto solo davanti al portiere polacco, l'attaccante georgiano sul primo controllo s'è allungato il pallone quel tanto che basta per arrivare lungo e spedire il pallone fuori dallo specchio della porta. Non è un errore da Kvaratskhelia, è un errore che denota la poca serenità con cui - di questi tempi - l'ex Rubin Kazan sta scendendo in campo. La grande rivelazione della scorsa Serie A quest'anno è più prevedibile, ma questo spiega solo in parte il suo calo di rendimento.
Kvaratskhelia ha fin qui realizzato quattro gol e quattro assist. Non uno score trascurabile, ma un anno fa quattro reti in campionato le aveva realizzate dopo soli cinque turni. Nel frattempo c'era stata anche la meravigliosa prestazione contro il Liverpool e i due gol - andata e ritorno - contro l'Ajax. Quest'anno la musica è diversa, banalmente perché il Napoli è diverso. I 17 punti in meno rispetto alla scorso campionato non sono imputabili a lui, ma anche Kvara è stato travolto dal crollo di una squadra che non sembra più la stessa. Come i suoi interpreti.
Detto che quest'anno deve fare i conti con un sistematico raddoppio di marcatura, c'è da fare i conti anche con un sostegno sulla fascia mancina che non è più lo stesso. Nella scorsa stagione Mario Rui è stato probabilmente il migliore terzino sinistro della Serie A: quest'anno ha prodotto meno, a novembre s'è anche infortunato, e molto meglio non ha fatto Mathias Olivera. Nelle ultime gare con entrambi assenti, Mazzarri ha provato prima Juan Jesus e poi Natan: entrambi fuori posizione, lontani anni luce dalle prestazioni di quel Professore che lo scorso anno era spalla ideale di Kvaratskhelia e oggi non c'è.
In estate il Napoli non ha mai preso in considerazione la sua cessione. Nel frattempo, tramite il suo entourage, l'attaccante georgiano spinge per un adeguamento che per ora non arriva perché ha un contratto fino al 30 giugno 2027 che permette a De Laurentiis di avere il coltello dalla parte del manico.
Però averlo a mezzo servizio, rabbuiato e a volte frustrato, non serve al Napoli né al suo presidente. Serve una svolta perché, ad oggi, non sembra il giocatore della scorsa stagione.
