Dzeko, Fonseca e una tregua per la Roma. Ma in estate non ci sarà più spazio per entrambi

Edin Dzeko non sarà più il capitano della Roma. Lo scossone delle scorse settimane, tradotto lo screzio fra il bosniaco e il tecnico Paulo Fonseca, dopo giorni di allenamenti ai margini della rosa e di trattative per costruire una exit strategy sul mercato ha portato a questa decisione. Come confermato nelle scorse ore dal GM Tiago Pinto e dallo stesso allenatore in conferenza stampa. Per il bene di tutti, Dzeko e Fonseca hanno seppellito l'ascia di guerra con l'obiettivo di terminare al meglio una stagione che lascia la Roma in corsa su due obiettivi. La qualificazione Champions e l'Europa League. Poi, in estate, ci sarà tempo e modo per le valutazioni del caso.
Con Fonseca l'addio pare scontato - Una tregua, ma probabilmente non una pace. Come detto i due protagonisti della vicenda hanno scelto l'armistizio per il bene della Roma, ma a fine stagione tutto sarà nuovamente in gioco. Nel caso in cui la pace dovesse funzionare e portare la Roma a raggiungere gli obiettivi, diventerebbe difficile togliere la fiducia a Fonseca e percorrere la strada di un nuovo allenatore. Eventualità che, ad oggi, porterebbe inevitabilmente alla cessione dell'attaccante. Dove? Inter, Juventus, Premier League e chissà quante altre pista potrebbero aprirsi, per un giocatore del suo valore seppur in là con l'età. Anche se il contratto da oltre 7 milioni netti avrà un'incidenza sulle varie trattative. Diversamente, se il campo dovesse dare risposte negative, la Roma potrebbe cambiare guida tecnica. E a quel punto il futuro di Dzeko potrebbe prendere strade fin qui poco considerate.
