È un’Inter da Champions, da San Siro uscirà la favorita. Dumfries e Thuram da preservare

È stata un’Inter da Champions, quella di Montjuic. Ha sofferto il palleggio fantascientifico del Barcellona, ma chi si sofferma troppo su questo aspetto sottovaluta cosa sappiamo fare con il pallone giocatori come Lamine Yamal o Pedri. La squadra di Simone Inzaghi, arrivata al Barcellona col peso di uno scudetto forse buttato via, di un triplete sicuramente sfumato, ha reagito con le sue armi. E il 3-3, per quanto sullo 0–2 abbia assaporato la vittoria, sta decisamente meglio al tecnico italiano.
Da San Siro uscirà la favorita. E servirà uno stadio da Champions. Il Meazza, dopo i noti fatti, non lo è sempre stato: piaccia o meno, è un dato oggettivo. Inzaghi ha sottolineato l’abbraccio della gente nerazzurra alla squadra, ma con la Roma c’era la sensazione che San Siro, il dodicesimo giocatore, fosse il primo a non crederci già più. Chi vincerà martedì prossimo avrà altissime probabilità di vincere la Champions. Superiori a quelle di Arsenal o PSG, perché sia Inter sia Barcellona sono due squadre - molto diverse: una più esperta e l’altra giovanissima - più forti.
Thuram e Dumfries da preservare. Come tutti, in un momento delicato della stagione, con una marea di partite sulle spalle. Ma più di tutti. Lautaro non ci sarà, e nemmeno Pavard. Non è un caso che abbiano segnato loro due, al rientro dai rispettivi infortuni. Sono giocatori essenziali, per fisicità e strappo, per fare male alla ballerina difesa blaugrana. Anche a costo di far passare in secondo piano la partita con il Verona.
