La centesima col Barça di Lamine Yamal è stata perfetta: il miglior giocatore dei prossimi 20 anni?

Simone Inzaghi è rimasto abbagliato. Uno così non lo vedeva da anni, uno così nasce ogni 50 anni. Non è stato l’unico, in molti avevano già ammirato Lamine Yamal, ma per qualcuno è stata la prima volta. Ed è stata allucinante, nel senso migliore del termine. A maggior ragione se si considera un dato: ieri il 2007 è diventato il giocatore più giovane di sempre a giocare cento partite con il Barcellona. Non ha nemmeno diciotto anni, alla sua età un certo Lionel Messi era fermo a qualche gara.
La partita perfetta. Chissà se quella traversa finale è arrivata, nelle intenzioni, dopo un tiro o un cross. Una traiettoria così inspiegabile che, fosse entrata, probabilmente anche i giocatori dell’Inter si sarebbero fermati ad applaudire. È stata l’ultima di una serie di giocate, su tutte il gol che è da grandissimo: unisce forza fisica a classe, chiuso da quel tiro che solo i grandi campioni hanno.
Il miglior giocatore da qui al 2045. La sensazione è quella, non si può neanche parlare di epifania perché Lamine ha già vinto un Europeo da protagonista. Oscura persino Pedri, un centrocampista fantascientifico per come dà del tu al pallone. Avrà tante occasioni per perdersi nelle strade della vita e del calcio, come purtroppo capita spesso ai baby fenomeni. Avrà concorrenti, però ha quasi dieci anni di vantaggio su un Mbappè e persino quattro su Musiala o Bellingham: tutta gente fortissima, che rischia di non avere una propria era. Perché quella di Lamine sembra davvero dietro l’angolo.
