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Santos in B, Durante: "Pelè si rivolta nella tomba. Marcos Leonardo gestito male"

ESCLUSIVA TMW - Santos in B, Durante: "Pelè si rivolta nella tomba. Marcos Leonardo gestito male"TUTTO mercato WEB
venerdì 8 dicembre 2023, 08:00Serie A
di Gaetano Mocciaro

La vittoria del campionato brasiliano del Palmeiras è stata di fatto oscurata da un verdetto ben più clamoroso come la retrocessione del Santos. La prima rumorosa caduta di un gigante del calcio non solo brasiliano ma anche sudamericano e che arriva nemmeno un anno dopo la morte di chi l'ha reso grande, ossia Pelé. Una squadra che nella sua storia ha vinto per 8 volte il Brasileirão, 22 volte il campionato paulista, due volte l'Intercontinentale, una delle quali contro il Milan e 3 volte la Copa Libertadores. L'ultima volta fu nel 2011, di fatto l'ultimo exploit del Peixe che vedeva brillare l'ultimo grande campione, ossia Neymar. Da allora le gioie si contano sulle dita di una mano: la Recopa vinta nel 2012 sempre con Neymar, poi una finale di Libertadores persa nel gennaio 2021, una manciata di paulistão con l'ultimo vinto nel 2016. Negli ultimi anni di vacche magre i tifosi si sono spesso appigliati all'orgoglio del "mai retrocessi" a chi ironizzava sui risultati in campo e sul numero esiguo di presenti. Non gli resta più nemmeno questo, col record di squadre rimaste sempre in massima divisione che resta a Flamengo e São Paulo.

Dal 2020 il presidente è Andrés Rueda, imprenditore ispano-brasiliano nel settore dell'informatica. È inevitabilmente lui l'artefice di questo disastro che ha portato a un'isteria collettiva a Vila Belmiro e dintorni, con atti vandalici come il bus della squadra in fiamme nonché diverse auto, fra cui quella di un calciatore. Ai microfoni di Tuttomercatoweb il collega e agente Sabatino Durante, da sempre a stretto contatto con la realtà brasiliana, fa una fotografia della situazione: "Lo dissi in tempi non sospetti a un amico santista: quest'anno la squadra rischia di retrocedere. E così è stato. A mio avviso la discesa era scritta, ebbi a che fare col presidente tempo fa e me ne resi conto".

Cosa successe nello specifico?
"Anzitutto Fabio Carille che fu l'artefice della salvezza della squadra. E parliamo di un allenatore che aveva vinto tre campionati paulisti col Corinthians, il che è già un qualcosa di eccezionale. Ma a questi va aggiunto un Brasileirão, sempre col Corinthians e non è cosa da tutti. Gli proposi dei giocatori, ma non se ne fece nulla poiché il presidente aveva le sue idee e a un certo punto ho detto: 'Lei con questa testa farà retrocedere il Santos'".

Quali idee aveva il presidente?
"Rueda è un uomo di finanza e probabilmente crede che il calcio si faccia con gli algoritmi, ma non è così. Devi avere competenza e palle. Rueda ha dimostrato di avere idee sbagliate. Cambia allenatori come fossero mutande e ho perso il conto dei direttori sportivi che si sono avvicendati. Ovvio che scendi nel baratro ed è un segno del destino che la retrocessone arrivi un anno dopo la morte di Pelè che si starà rivoltando nella tomba".

C'è un esempio concreto di idee sbagliate?
"Faccio l'esempio di Kaiky. Dopo 4 partite del Paulista, Rueda valutava il ragazzo 20 milioni di euro. Io gli portavo una proposta di 8 milioni da parte di una delle 3-4 squadre più importanti di Spagna. Il ragazzo si infortunò e stette fermo 3-4 mesi. Tornò a giocare ma Fabio Carille, l’allenatore che lo aveva lanciato, nel frattempo era stato licenziato e il ragazzo ebbe qualche difficoltà con gli allenatori che si alternarono. Risultato: il ragazzo alla fine fu venduto all’Almeria, all'epoca in Segunda Division spagnola per 1.5 milioni. È questo che intendo quando parlo di scelte sbagliate di chi è al posto sbagliato. Cose che purtroppo succedono anche in Italia. Purtroppo nel calcio sono entrate molte persone che c’entrano nulla con il calcio e per questo noi siamo in sofferenza di risultati e di pecunia".

Qualcosa da salvare forse in questo Santos c'è ed è Marcos Leonardo. Certo, il Santos dovrà gioco forza abbassare le pretese economiche
"Diciamo che nel trio dei talenti brasiliani più promettenti, che comprende anche Endrick e Vitor Roque, considero Marcos Leonardo il giocatore più pronto. Giocatore di qualità e non ha paura di nulla. Anche in questo caso, gestione totalmente sbagliata del Santos che doveva venderlo in estate, non l'ha fatto e si è tenuto in rosa un giocatore 'scoglionato'. Certo, il ragazzo ci ha messo del suo perché non sempre ha avuto degli atteggiamenti altamente professionali, ad esempio qualche volte si è presentato tardi agli allenamenti. Il Santos che nel frattempo colava a picco che fa? Lo esclude dalle ultime 2 partite e anche in altre partite per scelte disciplinari. È la storia del marito che per fare un dispetto alla moglie si evira. Bastava multarlo ma farlo scendere in campo dato che era quello che faceva gol".

Allargando il discorso al campionato in generale, ci sono giocatori pronti per l'Europa, magari per la Serie A?
"In Sudamerica non ci sono giocatori pronti. Ci sono dei profili di qualità ma che devono fare un percorso. Pensate a quello fatto da Vinicius, da Casemiro. E quello che farà per esempio Vitor Roque. Giocatori comprati a caro prezzo che sono dei gioielli ma vanno curati e aspettati. Casemiro per fare un esempio, prima di diventare quel giocatore che domina a centrocampo è stato mandato al Castilla, poi in Portogallo. Ha fatto un percorso e ha trovato degli allenatori che gli hanno permesso di correggere i difetti e diventare il campione che è. Lo stesso Vinicius non è arrivato al Real a giocare subito. Se devo fare un paragone dico che i sudamericani sono come i fiori, devono trovare il terreno giusto ed essere curati per poi fiorire".

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