Fiorentina, Commisso nel giorno della marmotta: Iachini, dieci gare e una scena già vissuta

Ancora dieci partite e sarà completata la seconda stagione di Rocco Commisso come presidente della Fiorentina: se dal lato infrastrutturale ed istituzionale ha mostrato doti notevoli nello smuovere le acque (si pensi al progetto del nuovo centro sportivo e all'esportazione dei diritti tv di Lega negli USA), sul versante sportivo le ultime due annate viola hanno regalato delusioni notevoli ad una piazza da sempre ambiziosa. La squadra ha navigato quasi sempre costantemente a destra della classifica (seppure lo scorso anno si sia classificata a sinistra grazie allo slancio finale) e dopo le dimissioni di Prandelli è sembrato per lui naturale richiamare un uomo di fiducia come Iachini, da lui notoriamente esonerato malvolentieri.
Lo scenario, adesso, è da giorno della marmotta: come nel celebre film con Bill Murray, infatti, a Commisso potrebbe sembrare di rivivere sempre lo stesso giorno. Lo scorso anno la sua scelta fu quella di una conferma di Iachini, in barba all'intesa di massima raggiunta dalla sua dirigenza con Juric: succederà qualcosa di simile anche ora? La sensazione, con il contratto dell'allenatore in scadenza (e con lui anche quella di Montella) è che stavolta la strada sia maggiormente spianata per una rivoluzione di carattere tecnico.
