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Gianluca Litteri, doppio ex di Inter-Slavia Praga: "Io apripista in Rep. Ceca. Esposito? Lasciatelo tranquillo"

Gianluca Litteri, doppio ex di Inter-Slavia Praga: "Io apripista in Rep. Ceca. Esposito? Lasciatelo tranquillo"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
Oggi alle 08:08Serie A
di Gaetano Mocciaro

Torna la Champions, torna l'Inter. A San Siro arriva lo Slavia Praga, un incrocio che torna dopo 6 anni. Ai microfoni di Tuttomercatoweb è intervenuto chi ha vestito entrambe le maglie: Gianluca Litteri, primo italiano a giocare nel campionato ceco, vestendo proprio la maglia dello Slavia.

Gianluca, che effetto ti fa Inter-Slavia Praga?
"Sicuramente un bell'effetto perché sono due squadre che hanno rappresentato l'inizio della mia carriera. L'Inter per il percorso giovanile, lo Slavia è la squadra che mi ha permesso di approcciarmi al calcio professionistico. Della Repubblica Ceca conservo un gran ricordo, penso che sia una realtà stupenda per i giovani".

Sei stato un apripista tra gli italiani per il campionato della Repubblica Ceca. Cosa ti ha portato a quella scelta?
"Tutto grazie a un mio compagno di squadra della Primavera che era di un anno più grande e che era andato allo Slavia, ossia Tijani Belaid. L'allenatore gli chiese un suggerimento per un attaccante e lui fece il mio nome. Andarono a vedermi in Primavera ed evidentemente li convinsi. Per me fu una grande opportunità".

Sei rimasto un solo anno
"Avevo fatto la preparazione con la Primavera dell'Inter, poi mi chiamò lo Slavia e il primo mese fu quello dell'adattamento. Si giocava con un'altra intensità, il livello era chiaramente più alto. Mi hanno fatto subentrare in un paio di occasioni, poi alla terza partita gioco titolare e segno, contro il Sigma Olomouc. La partita successiva è col Vaslui in Coppa UEFA, gioco titolare ma dopo pochi minuti mi faccio male: rottura del crociato. Stagione compromessa".

Non c'è stato modo di avere una seconda chance?
"Lo Slavia in verità voleva riscattarmi, mi aveva offerto un quinquennale. Questo nonostante il grave infortunio. Io avevo ancora 4 anni di contratto con l'Inter e scelsi di restare nerazzurro. Col senno di poi sbagliai. Avrei dovuto accettare lo Slavia, mi avrebbe dato una vetrina più importante".

Con l'Inter l'esordio non è mai arrivato
"Resta un cruccio per la mia carriera, ma sono dell'idea che se le cose devono arrivare arrivano. Altrimenti evidentemente non era destino".

Segui ancora l'Inter?
"Naturalmente simpatizzo per i nerazzurri, il legame resta ed è forte. Esperienza a livello giovanile bellissima, che consiglierei a tutti. Come realtà davvero troppo avanti, super organizzata. Pensa ai giovani talenti quando c'ero io: Balotelli, Santon, Destro".

Oggi il gioiello è Pio Esposito. Su di lui vengono riposte grandi speranze, anche per quel che riguarda la Nazionale
"Le qualità fisiche e tecniche per sfondare le ha. Sta dimostrando in campo il suo valore ed è bello che Chivu gli dia fiducia. Il consiglio che mi sento di dargli è di restare sereno. Ricordiamoci che è un 2006 e c'è ancora tanta strada da fare, quindi mi auguro che non gli si metta troppa pressione perché rischia di essere controproducente. Lasciamolo giocare sereno e il resto verrà da sé".

Nel tuo periodo alla Primavera, nella prima squadra dell'Inter giocava Christian Chivu. Oggi è lui l'allenatore dei nerazzurri
"Scelta sorprendente ma che ci può stare perché è un allenatore sì giovane ma con le idee chiare. Non ha un compito facile, perché Simone Inzaghi aveva creato un'isola felice. Resto fiducioso, la squadra è quella dello scorso anno con Akanji al posto di Pavard".

A 37 anni sei ancora in campo, da poco hai trovato squadra
"L'anno scorso ad Avezzano ci sono stati dei problemi societari che hanno reso l'esperienza un disastro. Ora sono a Paternò, in Serie D pronto a togliermi delle soddisfazioni".

In futuro dove ti vedi?
"Mi vedo come allenatore".

In chiusura: sei legato alla Ternana, con le Fere vanti 100 presenze. Come giudichi da lontano il cambio di proprietà?
"Con Terni e Cittadella ho un legame speciale. E riguardo la Ternana so che c'è stato un po' di caos e spero che tutto possa ora andare nel migliore dei modi. Servirà prima di tutto sistemare un po' la confusione che si è creata".

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