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Lo Slavia visto da vicino: "Gioco aggressivo e occhio a Chory sui cross. Con l'Inter nulla da perdere"

Lo Slavia visto da vicino: "Gioco aggressivo e occhio a Chory sui cross. Con l'Inter nulla da perdere"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
Oggi alle 09:08Serie A
di Gaetano Mocciaro

Conosciamo meglio lo Slavia Praga, prossimo avversario dell'Inter, attraverso il punto di vista critico di chi lo segue costantemente. Ai microfoni di Tuttomercatoweb, ad aiutarci a tracciare un profilo dei campioni di Repubblica Ceca, ci ha pensato il collega di idnes.cz, David Cermak

Che tipo di squadra è lo Slavia Praga?
"Lo Slavia è probabilmente la squadra numero uno in Repubblica Ceca in questo momento. La scorsa stagione ha dominato il campionato con un vantaggio enorme; ora sta lottando con lo Sparta per il primo posto, ma nel complesso è sicuramente la squadra più costante. Non ha grandi alti e bassi e si attiene a uno stile di gioco che funziona. L'allenatore Trpišovský è in carica dal 2017 e la sua strategia funziona ancora. Lo stile di gioco è aggressivo, eccelle nel pressing e nel gioco diretto e fa molto affidamento sul suo attaccante Tomáš Chorý, alto due metri e molto difficile da difendere in area. Ultimamente, però, l'allenatore ha cercato di integrare giocatori più tecnici come Muhammed Cham o Lukas Vorlicky, ex Atalanta che però non è utilizzabile in Champions. Di solito schierano il 3-4-3 o il 4-3-3".

In cosa si distingue dalle altre squadre?
"Sicuramente la loro aggressività e il loro stile di gioco energico. Se ricordate, era già evidente sei anni fa, quando lo Slavia giocò contro l'Inter in Champions League e pareggiò 1-1, conducendo 1-0 fino all'ultimo minuto. Possono essere estremamente scomodi per le squadre favorite, pressando costantemente e senza mai trascurare alcun dettaglio. Lo staff tecnico è fantastico nel preparare la squadra. È anche molto probabile che spuntino una sorpresa in formazione proprio per questa partita: spesso rispondono ai punti di forza dell'avversario schierando un giocatore inaspettato nell'undici titolare".

Cosa ti convince meno?
"Ho la sensazione che lo Slavia non sia ancora del tutto a posto. A volte inizia la stagione un po' lentamente e, quando ingaggia nuovi giocatori, spesso ci vuole un anno e mezzo per adattarsi allo stile di gioco esigente richiesto dagli allenatori, anche per giocatori ingaggiati per cifre elevate. E questa è un'altra novità: lo Slavia non ha più paura di spendere. Due anni fa, è stato acquistato da Pavel Tykač, uno degli uomini cechi più ricchi, che non esita a pagare cifre esorbitanti per i rinforzi. Ma il periodo di adattamento è ancora visibile, come abbiamo visto nella partita d'esordio di Champions League: lo Slavia era in vantaggio per 2-0 in casa contro il Bodø/Glimt, controllando la partita, ma dopo le sostituzioni negli ultimi 15 minuti ha subito due gol. Contro l'Inter, però, non ha nulla da perdere, e di solito è il ruolo che gli si addice di più".

L'uomo da tenere d'occhio?
"Come ho detto, Chorý può essere molto pericoloso su qualsiasi cross. È aggressivo, sgradevole e gli avversari odiano giocare contro di lui. Se Cham parte titolare, assicuratevi di tenerlo d'occhio: ha una visione di gioco incredibile, individua dettagli che gli altri giocatori non notano nemmeno. Ma secondo me il migliore è il centrocampista Provod. Veloce, tecnico, con cross precisi e molto abile nell'ultimo passaggio. Allo stesso tempo un è gran lavoratore. È anche un giocatore importante per la nazionale".

Una storia curiosa da raccontarci
"Il difensore Youssoupha Mbodji ha una storia davvero interessante. Fino a gennaio giocava nella quinta divisione francese. Poi lo Jihlava, una squadra ceca di seconda divisione, lo ha acquistato. Dopo sole sei partite, lo Slavia lo ha ingaggiato e tutti pensavano che avrebbe giocato principalmente nella squadra B. Ma Trpišovský, sorprendentemente, lo ha schierato subito titolare per la loro prima partita di Champions League – e ha segnato due gol da terzino sinistro. Difensivamente ha sicuramente ancora dei punti deboli, però. Se gioca, l'Inter dovrebbe sicuramente provare ad attaccare di più sulla sua fascia – è quello il punto debole".

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