Derby Scudetto -1 - Handanovic vs Donnarumma, baluardi accomunati dal futuro non scritto

Da una parte Samir Handanovic, capitano dell'Inter che nei giorni scorsi ha tagliato il traguardo delle 500 presenze in Serie A, diventando il secondo straniero a riuscire nell'impresa dopo (guarda un po') Javier Zanetti. Dall'altra Gianluigi Donnarumma, baluardo del Milan e recordman in fatto di numeri e precocità. Una sfida nella sfida decisamente affascinate, fra i due portieri che si passano 15 anni di differenza. I due saranno certamente protagonisti attesi del derby Scudetto di domani, ma a legarli e metterli sullo stesso piano di interesse è anche il futuro incerto. Per motivi diversi, ma pur sempre incerto.
Donnarumma e il Milan - Già perché il Milan non ha ancora sbrogliato la matassa Donnarumma, col rinnovo di contratto che continua ad essere tema spinoso e particolarmente caro a tutti, dai tifosi ai dirigenti. Ad oggi le parti sono distanti, col giocatore che tramite il suo entourage chiede la doppia cifra annuale, quindi 10 milioni, e col Milan che al netto di eccezioni sul salary cap non ha intenzione di arrivare a tanto. La discussione è in stand by in attesa di tempi migliori, verosimilmente primavera, e al momento non è possibile escludere alcuno scenario. Anche se la volontà del giocatore è chiara: restare ancora al Milan.
Handanovic e l'Inter - Diverso il discorso per Handanovic: titolare, capitano e figura di riferimento nell'Inter, lo sloveno in estate compirà 37 anni. E proprio sulla carta d'identità si stanno concentrando i ragionamenti dell'Inter. Continuare ancora con lui, almeno fino alla naturale scadenza del contratto nel 2022, o iniziare già a muoversi per il futuro? Un dubbio che sarà fugato solo nelle prossime settimane quando arriveranno notizie certe in merito al destino societario e alla cessione da parte di Suning, ma intanto i dirigenti guardano con interesse al mercato. Dove i nomi per l'eventuale sostituzione, oggi o domani, sono sostanzialmente tre: il primo è Juan Musso, su cui c'è anche la Roma. Poi Alex Meret del Napoli e Alessio Cragno del Cagliari.
