Italia, Linari: "Col Belgio non sarà una rivincita. Dimostriamo quanto è cresciuto il nostro calcio"

La centrale di difesa dell’Italia Elena Linari ha parlato in conferenza stampa alla viglia dell’esordio all’Europeo contro il Belgio (domani ore 18:00, diretta su Rai2): “L’organizzazione e tutto quello che c’è in torno sta crescendo in tutti questi anni e la differenza maggiore credo sia questa. Poi vedremo in campo cosa accadrà perché alla fine si tratta di giocare a calcio e quello che conta è cosa si fa sul terreno di gioco. Sappiamo che la Svizzera, e la Federazione Svizzera, si è mossa tantissimo e gli stadi saranno tutti pieni, questo per noi, tutte noi, è un grande orgoglio perché significa che abbiamo seminato bene in questi anni e ora stiamo raccogliendo grandi frutti e siamo molto orgogliose di ciò”.
Cosa ha detto alle ragazze più giovani
“Non sono una persona di molte parole, preferisco far parlare il campo e che le altre possano vedere una ragazza professionista e professionale dentro e fuori dal campo. Poi per me le parole lasciano il tempo che trovano, per una ragazza giovane vedere persone che danno il 100% ogni giorno, che non si risparmiano mai, che ti spronano a dare il massimo, che cercano di trasmetterti la loro esperienza e uno staff che lavora per spingerti oltre sono la dimostrazione più grande di cosa significhi vestire questa maglia”.
C’è voglia di rivalsa sul Belgio dopo lo scorso Europeo?
“Non credo che debba esserci una rivincita, il calcio femminile in questi anni è cambiato e cresciuto, sia noi sia il Belgio siamo diverse rispetto ad allora. La cosa più importante è ricordarsi quel momento, perché ha fatto male a noi che c’eravamo, e poi cercare di fare la nostra partita esprimendo quei concetti che in questi anni il mister, e il suo staff, ha cercato di trasmetterci. Poi non sono una persona a cui piace guardare al passato, preferisco pensare al presente e possibilmente al futuro”.
Come vede la crescita del calcio femminile in Italia?
“Quest’anno la Juventus e la Roma hanno dimostrato di potersela giocare con tutte e le giocatrici di queste due squadre, unite a quelle che giocano negli altri club che stanno investendo molto nel calcio femminile, hanno sempre fatto bene. Abbiamo lavorato duramente per prepararci al massimo a questa competizione. Il movimento è cresciuto tanto in questi anni ed è arrivato il momento di dimostrarlo”.
Cosa pensa dell’accoglienza? E quanto sarà importante avere supporto sugli spalti?
“Devo dire che l’accoglienza della Svizzera è stata molto bella e calorosa, sapevamo che era un bellissimo paese, ma vivendolo da vicino abbiamo trovato persone molto disponibili e accoglienti oltre a una grandissima organizzazione che non è mai assolutamente scontata essendo un campionato europeo. Tifosi? Mi auguro che vengano in tanti e che possano aumentare a ogni partita perché abbiamo bisogno del tifo e di vedere le nostre maglie e le nostre bandiere sugli spalti. I nostri familiari ci seguiranno e questo sarà uno stimolo e anche un sostegno nei momenti più difficili che affronteremo. Si tratta di energia positiva, un’energia che il mister e lo staff ci hanno trasmesso e noi cerchiamo di alimentare giorno dopo giorno. La presenza di queste persone può aiutare a farla crescere sempre più”.
