I sei uomini di Mazzarri: l'allenatore del Napoli ha individuato su chi rifondare il Napoli

Ci sono sei uomini, più di mezza squadra, che sembrano già intoccabili nel nuovo Napoli di Mazzarri, sottolinea oggi il Corriere dello Sport: lo erano in passato - con Spalletti - lo saranno in futuro, con quest’allenatore che non ignora il passato, anzi lo rievoca com’è giusto che sia, e che guarda al futuro portandosi appresso le prime sensazioni del campo e le tante impressioni avute dinnanzi alla tv. I cossìddetti 'titolarissimi', gli intoccabili su cui il mister di San Vincenzo ha intenzione di ricostruire la squadra.
Giovanni Di Lorenzo, che ha una resistenza alla fatica impressionante e che non ne salta una, resterà tale con Mazzarri, è il suo Maggio moderno, non si muoverà dalla fascia. In mezzo al campo Lobotka non ha eguali, non ha emuli e neppure simili, ha ritmi e palleggio che sfuggono alla banalità e quindi resterà in campo finché fiato lo sostenga. Zambo Anguissa, s’è capito dal «primo sguardo» e dalla prime frasi («la partita più bella...c’è feeling») è già finito nel cast dei mazzarriani. E poi c'è Piotr Zielinski, quello che gli ricorda di più Hamsik.
E davanti, poche sorprede: i tenori restano tre ma Kvaratskhelia e Osimhen rientrano tra le stelle inavvicinabili, la luce che sparge una scia da seguire.
