Verso l'Europeo - La Turchia si disfa dell'Olanda. Può essere una sorpresa

TURCHIA- Tanti talenti e un occhio sempre vigile alla nostra Serie A. Il campionato pesca molto dal nostro campionato, considerando che il Fatih Karagumruk ha Borini, Bertolacci e Viviano fra le sue fila. Ogni anno escono nuovi prospetti, ma la qualificazione serve anche a riprendersi dopo la semifinale del 2008, apogeo di una generazione. Nel 2016 è uscita alla fase a gironi, ma può essere un outsider rischioso da affrontare. Da Calhanoglu a Ayhan, passando per Demiral o Cetin oppure Under.
COM'È ARRIVATA ALL'EUROPEO - Quattro punti contro la Francia, nel girone di qualificazione verso Euro2020, potrebbero essere un discreto campanello d’allarme per l’Italia. Anche la difesa funziona, perché è stata la migliore (con il Belgio) di tutte le qualificazioni. Dall’altro lato è estremamente ondivaga, visto che contro l’Islanda - terza classifica nel girone - è arrivato solo un punto in due partite, altrimenti sarebbe arrivata prima. Attenzione, quindi, anche vedendo quello che è successo ieri sera: 4-2 all'Olanda.
Albania-Turchia 0-2
Turchia-Moldavia 4-0
Turchia-Francia 2-0
Islanda-Turchia 2-1
Turchia-Andorra 1-0
Moldavia-Turchia 0-4
Turchia-Albania 1-0
Francia-Turchia 1-1
Turchia-Islanda 0-0
Andorra-Turchia 0-2
FORMAZIONE TIPO - (4-3-3): Gunok; Celik, Soyuncu, Demiral, Erkin; Tufan, Tekdemir, Yazici; Under, Yilmaz, Calhanoglu.
STELLA - Hakan Calhanoglu- Il numero dieci del Milan sta cercando l’accordo per il rinnovo contrattuale, ma è evidente la sua crescita nell’ultimo anno, soprattutto dall’avvento del Coronavirus in poi. Tecnicamente eccelso, bravo nelle punizioni, ha anche un discreto senso del gol. Potrebbe anche essere impiegato come trequartista invece che come esterno, ma bisognerà vedere l’inserimento dei nuovi giovani.
IL COMMISSARIO TECNICO - Senol Gunes- Ha preso il posto di Mircea Lucescu e finora ha perso solamente una volta, vincendo le altre. Nella sua carriera da allenatore ha vinto con Besiktas e Trabzonspor, ma la sua nazionale è stata al centro delle polemiche più per i saluti militari a Erdogan (con Demiral in prima linea) che non per il calcio. È un errore, perché la Turchia è una squadra decisamente talentuosa. È alla seconda esperienza sulla panchina della Turchia, portata al terzo posto nel Mondiale 2002 in Cina e Giappone.
