Il peso del Torino, Onana, i giovani: l’Inter ha fiducia in Inzaghi, ma servono risposte

Simone Inzaghi ha la fiducia della dirigenza dell’Inter. È la sintesi del confronto avvenuto nella mattinata di ieri e delle parole di Beppe Marotta a riguardo. Che serva ribadirlo l’8 settembre è già una notizia, ma che succede ora?
Il peso del Torino. Archiviati i tre big match persi su tre, perché non si può parlare sempre di questo, in casa Inter è tempo di guardare al futuro. Con Inzaghi saldo al suo posto per una lunga serie di motivi - a partire dal recente e ricco rinnovo di contratto - ma altresì chiamato a invertire la rotta. In questo senso, lo si è già scritto, la gara contro il Torino è giudicata cruciale. Non da dentro o fuori, non serve esagerare, però a cospetto di Juric (meglio, di Paro) la squadra dovrà mostrare qualcosa di diverso, in una sfida che diversa lo sarà di suo, nel confronto con tutte le altre fin qui giocate.
Onana e i giovani. Contro i granata, tra i pali tornerà Handanovic e questo, volendo immaginare un dossier aperto sui potenziali "casi", è argomento da approfondire: l'ex Ajax ha fatto bene all'esordio, ha sfoderato dieci parate, cinque volte quelle di Neuer, più di quante non ne abbia mai dovuto compiere un portiere dell'Inter in una partita di Champions. Visto da un altro punto di vista, un numero così alto non è proprio un indicatore di buona salute della squadra, ma è un altro discorso. Il camerunese è il primo a poter mettere seriamente in discussione la posizione del capitano da anni: buttarlo nella mischia in una gara così delicata per poi sospingerlo nuovamente in panchina è una decisione tutta da spiegare. Non è neanche giovanissimo, a differenza di altri elementi arrivati in estate: Kristjan Asllani, fermo a 24 minuti giocati, e Raoul Bellanova, a quota 11. Sotto questo profilo, Inzaghi ha esplicitamente avuto l'appoggio della dirigenza a far giocare anche i giovani, a rischiare: non proprio il suo marchio di fabbrica - alla Lazio di fatto lanciò in pianta stabile il solo Strakosha - e non si può dare a loro il peso di tirare fuori l'Inter dalle sabbie mobili. Ma il coraggio mostrato col Bayern passa anche da qualche rischio calcolato di questo tipo. A proposito di casi, Inzaghi ha derubricato quello potenzialmente legato a Nicolò Barella. Il fuoco - in positivo - che arde dentro l'Inter, e che contro i tedeschi è invece rimasto a guardare. Col Toro tornerà in campo.
