Inchiesta Prisma, il messaggio chiaro di John Elkann e la doppia strada dei legali Juventus

L'edizione odierna di Libero si sofferma sul tema del giorno di casa Juventus, ancora più della finale di Coppa Italia persa ieri sera contro l'Inter: l'inchiesta Prisma. Oggi scade il termine per la presentazione delle memorie difensive da parte dei legali bianconeri, che secondo il quotidiano seguiranno una strategia "attendista", per capire quali carte abbiano in mano in procura. Da John Elkann, intanto, è arrivata un'indicazione chiara: la Juventus è pronta ad affrontare accuse, condanne e penalizzazioni ma non per l'articolo 4 del Codice di giustizia sportiva, quello su lealtà e correttezza sportiva. "Sarebbe un affronto per la società che in questa materia si è sempre comportata in modo più che corretto", fanno sapere dall'entourage della presidenza juventina.

Due strade per i legali della Juventus
Può quindi dipanarsi una doppia strada da parte dei legali: da una parte il tentativo di stabilire natura e validità dei documenti incriminati rispetto alla normativa federale, dall'altra spostare l'attenzione dall'articolo 4 al 31. In questo modo si sposterebbe il focus sul tema gestionale, con sanzioni più blande previste. In sostanza, se dovessero riuscire i piani, la Juventus potrebbe cavarsela su questo fronte anche soltanto con una multa, per quanto potenzialmente salata, senza andare a intaccare il lato sportivo e del campo. La sensazione, si legge, è che il caso si stia sgonfiando, quantomeno sul lato della giustizia sportiva. E intanto l'UEFA attende il termine dei procedimenti italiani prima delle sue mosse, confidando che una decisione possa arrivare entro la fine di giugno. Se però i giudici italiani dovessero procedere più lentamente, allora sarebbe la commissione europea sul Fair Play a decidere da sé. In generale, scrive il quotidiano, le grane peggiori sembrano in procinto di arrivare lato UEFA, per la società bianconera.