Inter-Salernitana 4-0, le pagelle: 7,5 a Dumfries. Liverani, esordio da 4

INTER-SALERNITANA 4-0 (17' Thuram, 19' Lautaro, 40' Dumfries, 90' Arnautovic).
Le pagelle dell'Inter - A cura di Ivan Cardia
Sommer 6 - Quindicesimo clean sheet in campionato, forse il più noioso in assoluto. Tocca più palloni lui di piede che metà Salernitana.
Pavard 7 - Tutto fin troppo facile: quel che serviva per dimenticare una serata non eccezionale in quel di Roma. Dominante sul povero Zanoli.
De Vrij 7 - Dia non la struscia neanche per sbaglio, al gol ci va più vicino il centrale olandese: Ochoa glielo nega.
Bastoni 7,5 - In cinque minuti chiama subito all'intervento Ochoa e mette Barella in porta. Manifesta superiorità in fase difensiva, si diverte nelle sgroppate offensive in una serata quasi da migliore in campo. (Dal 77' Buchanan 6,5 - Finalmente. San Siro lo aspetta da un mese e mezzo, da quando è sbarcato a Milano, e lo accoglie con un caloroso applauso. Buone sensazioni).
Dumfries 7,5 - Chi si rivede: torna titolare dopo sei partite da riserva di Darmian e si toglie pure lo sfizio del gol, facile facile. Chiude con l'assist per Arnautovic una serata in cui è stato libero di fare quel che gli pareva.
Barella 7 - Ochoa e traversa gli negano subito la rete, che insegue con una certa costanza lungo il match. Suo anche l'assist (non convalidato ovviamente) per il gol annullato ad Arnautovic. Rimasto unico tenore, si mette al piccolo trotto ma basta e avanza comunque.
Calhanoglu 7 - Stasera vedere i corridoi è un po' più semplice, ma poi la palla ci va sempre infilata. La tripla cifra nei palloni giocati ormai non fa notizia, anche in ciabatte sembra di due categorie rispetto alla mediana granata. (Dal 70' Asllani 6 - Buona personalità e qualche imprecisione mentre l'Inter ormai pensa già all'Atletico).
Mkhitaryan 6,5 - In cattedra nel nulla del centrocampo granata, gli basta muoversi e libera spazi sul centrosinistra. A riposo dopo un'ora: una rarità quasi assoluta. (Dal 60' Klaassen 6 - Il dato interessante è che non sbaglia un pallone).
Carlos Augusto 7,5 - Un coltello nel burro della difesa granata: di piede il primo assist, di mano su rimessa laterale il secondo. Non esagera per non peccare di evidente superiorità.
Thuram 7 - Si divora la prima palla che gli capita, poi toglie il tappo a una serata giocata a una porta sola e che poteva anche sembrare stregata senza la sua rete. Doppia doppia in campionato: forse uno dei migliori parametri zero della storia recente del calcio italiano. (Dal 60' Sanchez 6,5 - Conferma di essere qualcosa d'altro a livello tattico rispetto agli altri tre, sarebbe pure un vantaggio ma non sempre si è fatto sfruttare. Discreto ingresso).
Lautaro 7 - Tikus chiama, il Toro risponde: firma il raddoppio e chiude la partita dopo nemmeno venti minuti. Gol numero 20 in campionato e 125 in nerazzurro, Icardi ormai è alle sue spalle. (Dal 60' Arnautovic 7 - Spalle tanto larghe che lo portano a vedersi annullare la prima marcatura. Easy la seconda: gli serviva).
Simone Inzaghi 7,5 - Il messaggio è chiaro: prima il campionato, anche se di fronte c'è l'ultima in classifica e martedì torna la Champions. Si poteva risparmiare qualcosa? Forse sì, ma l'impressione è che la sua Inter giochi un calcio divino a prescindere dall'avversario. Più che la Salernitana, inesistente, batte qualsiasi ipotesi di calo di tensione.
Le pagelle della Salernitana - A cura di Luca Esposito
Ochoa 6 - Non irreprensibile in occasione della terza rete dell'Inter, quando si fa scappare il pallone da mano e favorisce la deviazione vincente di Dumfries. Tuttavia il risultato sarebbe stato decisamente più rotondo se non avesse fatto almeno tre interventi strepitosi, su tutti quello su Barella al 5'.
Pasalidis 5 - Non è al top ma stringe i denti, l'emergenza difensiva costringe l'allenatore a chiedergli un sacrificio. E' il meno peggio della retroguardia, decisivo un salvataggio su Barella nella ripresa.
Boateng 4,5 - Quando hai una difesa che prende mediamente 2 gol a partita (quasi 200 dal ritorno in A), non si può andare sul grande nome fermo da tempo. Già con l'Empoli sembrava in affanno. Totalmente fuori posizione sulla rete di Thuram, si addormenta su Lautaro che ringrazia e fa 2-0. Esce per infortunio. Dal 25' Maggiore 4 - Fa fatica nel suo ruolo, figuriamoci se viene impiegato al centro della difesa contro gli attaccanti dell'Inter. Ennesima partita pessima da quando gioca a Salerno.
Pellegrino 4 - Già contro l'Empoli aveva denotato tanti limiti, del resto quest'anno aveva giocato una sola partita. Sempre fuori posizione, sempre in affanno, sempre saltato dal diretto avversario. Acerbo.
Sambia 4 - Non spinge, non crossa, non difende. L'Inter dalle sue parti fa tutto quello che vuole.
Zanoli 4 - E' vero che gioca in una posizione non congeniale alle sue caratteristiche, ma in questo mese con la maglia granata è stato un disastro. Letture sempre tardive anche di azioni scolastiche. Pesce fuor d'acqua. Dall'82' Kastanos sv.
Coulibaly 4 - Quest'anno non si è mai visto il Lassana che Salerno ha imparato a conoscere ed apprezzare. Quello che pochi mesi fa valeva quasi 10 milioni di euro. Fuori forma, sempre in ritardo. Dal 70' Legowski 4,5 - Non ha toccato un pallone.
Basic 4 - Prova a mettere un po' d'ordine, ma la squadra è bassa e predica nel deserto. Liverani insiste con una mediana a due e li espone a brutte figure. Alla lunga sparisce dal campo anche lui.
Candreva 4,5 - Suo l'unico tentativo verso la porta avversaria: definirlo tiro sarebbe eccessivo, visto che il pallone termina a lato di due metri. Sognava una serata da ex diversa, esce tra i fischi.
Dia 4 - Sempre più un corpo estraneo, da una palla persa banalmente nasce la ripartenza del definitivo 3-0. Questo Dia è da panchina. Dal 70' Weismann 4,5 - Spettatore non pagante.
Tchaouna 4 - E' vero che corre tanto, ma non gli riesce un solo dribbling. Ha due chance per crossare al centro, regala il pallone ai tifosi della curva. E' uno dei tanti acquisti estivi che non ha affatto inciso. Dall'82' Simy sv.
Fabio Liverani 4 - Appena tre giorni e mezzo per preparare la partita, ma sbaglia tutto quello che poteva sbagliare. Presentarsi col centrocampo a due contro l'Inter è un suicido tattico, così come rinunciare alla qualità di Kastanos (che chiude quinto a sinistra) e alla fame di Weismann. Nessuna scossa dopo il cambio tecnico, il problema non era il suo predecessore. Disastroso
