Jorquera: "Parma-Napoli sarà interessante e intensa, il Tardini può dare la pressione giusta"

Cristobal Jorquera, ex centrocampista del Parma, ai microfoni di ParmaLive.com 'gioca' così la sfida di stasera tra crociati e Napoli: "I ricordi sono bellissimi di quei tempi. Io e la mia fidanzata la ricordiamo con tanta felicità anche perché in quell'annata aspettavo il mio primo figlio. Al di là della situazione societaria che è stata un po' difficile con la retrocessione e il fallimento. Sono stato dieci anni fuori dal mio Paese (Cile ndr), ma quello è stato l'anno più felice per me. Mi sono trovato molto alla grande lì, una città bellissima, un club spettacolare e con uno stadio molto bello. Ho trovato anche un buon anno a livello calcistico nonostante l'infortunio. Ho perso qualche partita, ma Donadoni mi ha sempre dato fiducia".
Quanto è stato importante Donadoni nella sua crescita calcistica?
"Con il mister ho trovato una grandissimo uomo prima di tutto, mi ha fatto sentire bene dentro ee fuori dal campo. Mi ha insegnato tanto, soprattutto a giocare in un altro ruolo. Io ho sempre giocato da trequartista ma lui mi ha messo davanti alla difesa, penso di aver fatto abbastanza bene. I ricordi di lui sono tutti buonissimi"
Quell'annata è stata un po' turbolenta per i vari problemi societari, ma già da inizio campionato si pensava potesse finire così?
"Io quando sono arrivato in ritiro ho sentito qualche voce sulle possibili difficoltà, soprattutto economiche, della stagione ma non sapevo poi tutto quello che sarebbe successo. A gennaio mi sono infortunato e sono tornato in Cile per fare riabilitazione. Poi a febbraio c'era tutto questo casino che un po' mi ha sorpreso, ma con i giocatori e la squadra abbiamo deciso di finire la stagione. Ci serviva un po' per tutto: per lo sport e per il gruppo, veramente meraviglioso. Il campionato lo abbiamo finito soltanto per il gruppo che si era formato. In una situazione del genere altre squadre avrebbero terminato la stagione in quel momento... noi avevamo fiducia nelle nostre qualità e volevamo anche metterci in mostra per il futuro"
C'è qualche ex compagno con cui ti senti ancora?
"C'erano tantissimi giocatori importanti in quella stagione. Mi sento ogni tanto con Paletta, Josè Mauri con quelli sudamericani. Poi Feddal ho qualche contatto e con Pedro Mendes. Tanti compagni mi sono rimasti nel cuore perché, nonostante la situazione difficile, è stato comunque un momento speciale della nostra vita".
L'unico gol, tra l'altro bellissimo, con la maglia del Parma al Tardini è stato proprio quello contro il Napoli...
"In un momento difficile per la squadra abbiamo comunque fatto delle partite grandissime con le big: pareggiato con il Napoli, pareggio con l'Inter a San Siro e vinto con la Juve in casa... Quel Parma-Napoli, però, è stato bellissimo perché avevamo appena saputo della gravidanza di mia moglie, quindi è stato un regalo. Una giocata provata spesso in allenamento. Un ricordo straordinario per il contesto, ogni tanto lo riguardo. Gol più bello in carriera? Ne ho fatti diversi ma questo è speciale, il Parma mi è rimasto nel cuore e quel gol è stato speciale....
Quanto può essere importante la spinta del Tardini, soprattutto in una gara come quella contro il Napoli?
"Una spinta incredibile perchè dentro al campo si sente e ti spinge a dare qualcosa in più. È una pressione importante, soprattutto se incanalata nei binari positivi. Sarà una gara molto difficile perché il Napoli è primo in classifica, ha un'ottima squadra e con un allenatore davvero forte, ha fatto bene ovunque è andato. Penso che il Parma in casa può fare una buona partita e ha bisogno di punti per salvarsi. Sarà interessante e intensa".
Chiudiamo facendo un passo indietro: è arrivato dal Genoa e dopo pochi giorni subito in prestito...
"La squadra era fatta, ho parlato con il direttore e il mister, mi avevano detto che sarebbe stato meglio andare in prestito per giocare. Sono andato in Turchia, mi sono trovato bene e anche la stagione è stata ottima. Poi dall'estate sono rimasto a Parma perché Donadoni mi ha detto di credere in me".
