Juve, Allegri perde di nuovo per infortunio Bonucci. Proseguono gli “straordinari” di De Ligt

Massimiliano Allegri da un lato ritrova, per ora parzialmente, tre pedine importanti alleggerendo l’infermeria in vista della sfida di domenica contro lo Spezia, dall’altro perde, quantomeno per la sfida ai liguri, un altro tassello della propria difesa. Dybala, Bernardeschi e Rugani si sono allenati nella giornata di ieri in parte con i compagni e mettono così nel mirino la convocazione per la sfida alla squadra di Thiago Motta che chiuderà il ciclo di incontri ogni tre giorni, partito a inizio febbraio, della Juventus. Di tre che rientrano, un altro si ferma: non era solo ed esclusivamente questione di riposo per Bonucci che è costretto, nuovamente, a fermarsi per infortunio.
Bonucci si ferma ancora e salta lo Spezia: obiettivo al top col Villarreal.
A inizio 2022 il problema, ben più grave, alla coscia sinistra che l’ha estromesso per tutto gennaio dal campo, adesso un fastidio al polpaccio, che già contro l’Atalanta l’aveva disturbato, sempre della gamba sinistra. Lo stop con il Torino, il “sacrificio” contro l’Empoli e ora lo stop che si sussegue alle parole della vigilia della trasferta di Firenze di Allegri: “Bonucci sono due giorni che è a completo riposo. Sabato ha giocato una buona partita, rientrava dopo tanto tempo. Aveva giocato a Bergamo uscendo malconcio, ha stretto i denti a Empoli. Bisogna che lo faccia riposare per forza”. Tutta la gara in panchina infatti al Franchi ma con il dolore ancora presente che indicato la via degli esami strumentali che hanno chiarito la sostanza del fastidio: “elongazione del soleo sinistro. Le sue condizioni saranno rivalutate tra 7 giorni”. Niente Spezia dunque e non semplice fare previsioni: l’obiettivo è la condizione ottimale per il ritorno di Champions League del 16 marzo.
E a De Ligt tocca fare gli “straordinari”.
Niente Bonucci e niente Chiellini, anche quest’ultimo spera di rientrare per il Villarreal, e Rugani appena rientrato dopo l'infortunio di un paio di settimane fa. L’unico centrale su cui la Juve può fare totalmente affidamento, e su cui lo fa ormai da settimane, ha un nome, Matthijs, e un cognome, De Ligt. L’olandese è pronto a giocare la sua 8ª partita in 28 giorni con la totalità dei minuti passata sul rettangolo verde nelle precedenti 7. Con compagni di reparto diversi, spesso e volentieri neanche di ruolo, con sistemi di gioco differenti, come accaduto a Firenze e a Vila-Real, ma sempre con il solito rendimento di altissimo livello: al classe 1999 tocca fare gli “straordinari” per sopperire alle ripetute assenze dei compagni di reparto guidando in tutto e per tutto la retroguardia e la squadra. Compiti e responsabilità che gli calzano a pennello come lui stesso ha raccontato recentemente: “Ho notato che il club mi sta dando sempre più responsabilità. Chiellini e Bonucci sono spesso infortunati, quindi c'è ancora più pressione sulle mie spalle e questo mi piace. Mi accorgo che posso rivestire un ruolo importante”. A suo agio, anche nell’emergenza.
