L'Udinese spreca un'altra occasione, la paura di vincere vanifica il gol di Thauvin

Altro pareggio per un’Udinese che continua a non trovare la via per tornare alla vittoria. Solo 5 le vittorie nel 2023 come anno solare, nessuna in questa stagione. Anche con il Lecce arriva un 1-1 che non dirada per nulla le nubi sopra il cielo del Bluenergy Stadium e anzi, forse le addensa ulteriormente. Guardando il calendario, infatti, si avvicina un trittico di gare dove diventa difficile pensare di riuscire a trovare la chiave giusta per ribaltare l’inerzia intrapresa e con il Monza si acuisce ulteriormente l’importanza dei punti in palio, soprattutto alla luce della vittoria dell’Empoli a Firenze.
Eppure la gara con il Lecce sembrava mettersi sui binari giusti nonostante la difficoltà cronica nel dare la fluidità giusta alla manovra. L’episodio infatti strizza l’occhio alla compagine di Sottil, che con il rigore di Thauvin, primo gol in Serie A per lui, si porta in vantaggio in una gara importantissima. Poi però, anziché trovare ulteriore fiducia per potare l’impresa a casa, la famosa “vittoria sporca” che spesso aiuta a lavorare di nuovo con la giusta serenità, i friulani sembrano perdere il giusto tasso di lucidità. È così che Sansone pennella per Piccoli, dimenticato da Kabasele, che può insaccare il gol del pari, facendo calare il gelo sulle zebrette.
Il colpo fa traballare i bianconeri, che potrebbero addirittura prendere il gol della sconfitta, ma nella seconda circostanza la pennellata di Piccoli non trova l’appuntamento con il tap in di Banda. Un’Udinese che continua a confermare problemi cronici nel giocare con il giusto tasso di serenità, sbagliando troppe cose semplici. Da dove ripartire? Da quei quindici minuti della ripresa dove per un attimo è arrivato il giusto spirito con cui affrontare partite dove i punti scottano. Solo così potranno arrivare gli episodi giusti, in questo caso un rigore, per provare a dare slancio al tentativo di ribaltare l’inerzia terribilmente negativa in cui è finita la truppa friulana da ormai dieci mesi.
