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La Juve crolla sotto gli occhi di John Elkann. Allo Stadium il Milan ipoteca la Champions

La Juve crolla sotto gli occhi di John Elkann. Allo Stadium il Milan ipoteca la ChampionsTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 10 maggio 2021, 06:45Serie A
di Simone Dinoi
fonte inviato all'Allianz Stadium

È un crollo verticale. La Juventus cade in un dirupo profondissimo da cui adesso risalire e intravedere la luce diventa una missione quasi impossibile. Lo scontro Champions dell’Allianz Stadium fra i bianconeri e il Milan finisce nelle mani della squadra di Pioli che con un sonoro 3-0 (più rigore sbagliato da Kessie) detta la linea su tutti i fronti: tecnici, tattici, fisici e caratteriali. Apre Brahim Diaz, chiude Tomori e in mezzo spazio anche per la perla di Rebic che da fuori area impallina Szczesny. Sconfitta cocente: pesante nel risultato, sul morale e soprattutto sulla classifica perché costa, oltre al distacco di tre punti, anche il vantaggio negli scontri diretti. Per andare in Champions League la Juve dovrà fare un punto in più di tutte le concorrenti (eccezion fatta per il Napoli che però, dal canto suo, ha una differenza reti maggiormente in positivo.

JOHN ELKANN OSSERVA LA JUVE PEGGIORE - E sotto gli occhi di John Elkann, presidente di Exor, holding che controlla il pacchetto di maggioranza della Juventus, Madama mette in mostra la peggiore versione di sé. Confusionaria, sempre in ritardo, incapace di costruire azioni da gol e con i tanti difetti esposti con estrema facilità dalle strategie rossonere targate Pioli. Che ha battuto Pirlo in maniera netta ed evidente in una partita dove le mosse dell’allenatore rossonero hanno fatto scacco matto in maniera sin troppo facile. Un sconfitta che verosimilmente costerà un posto nella prossima Champions League alla Juventus considerati i difficili incastri in cui la Vecchia Signora si è andata a inserire. “Nessuna resa, - ha raccontato Andrea Pirlo nella conferenza stampa post partita, - ho intrapreso questo lavoro con grande entusiasmo sapendo di andare incontro a delle difficoltà. Lavorerò fino alla fine finché mi sarà consentito. La mia voglia di allenare non cambia e continuerò a farlo. Se ho parlato col presidente? Sì, ho parlato sia prima che dopo la partita. Non mi aspetto niente, sono a disposizione e sono l’allenatore della Juventus. È la società che prenderà le proprie decisioni”. A fine partita la pioggia bagna il terreno dell’Allianz Stadium, prima però sulla Juve è scesa la grandine.

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