La prima di Yildiz, la reazione di Vlahovic: Allegri sospira e la Juve batte 2-1 il Frosinone

Una Juventus brutta, tutt'altro che spettacolare, e molto operaia esce ancora vincente, questa volta dalla battaglia dello Stirpe contro il Frosinone. I bianconeri di Massimiliano Allegri vincono 2-1, grazie a due degli uomini più attesi del pomeriggio, il 18enne Kenan Yildiz, che il tecnico lancia per la prima volta da titolare, e Dusan Vlahovic, che entra dalla panchina e decide il match dopo il pari di Jaime Baez. Esce a testa altissima il Frosinone, che per alcuni tratti di ripresa ha anche pensato di poter vincere la sfida. Ma alla fine arriva Vlahovic e cambia tutto. La Juve torna a vincere, allunga sul Milan e mette un pizzico di pressione all'Inter. E Natale è salvo.
L’uomo più atteso la sblocca
Basta una fiammata dell’uomo della giornata, Kenan Yildiz, alla Juventus per chiudere il primo tempo dello Stirpe in vantaggio contro il Frosinone. Allegri lancia a sorpresa il diciottenne turco, che ci mette poco più di dieci minuti nella sua prima da titolare in Serie A a trovare il gol. Un gioiello quello del classe 2005, che chiuso nella morsa di tre difensori del Frosinone ne esce con un colpo di magia e batte sul primo palo Turati. Il vantaggio della Juve arriva alla prima occasione, in una partita che era cominciata contratta e con poche emozioni. La reazione della squadra di Di Francesco arriva su una punizione di Barrenechea, che sfiora la traversa, ma per il resto i ciociari non creano grossi pericoli. Una gara tirata, che ha già costretto ad un cambio per parte i due tecnici: out Alex Sandro nella Juve, Lirola nel Frosinone: dentro Gatti e Baez. Con l’andare della gara il Frosinone prende coraggio e prende campo, provando a pungere sulle fasce. La Juve reagisce per lo più in ripartenza e proprio su una di queste sfiora il bis con Kostic, che in area sparacchia alto. È l’ultimo sussulto del primo tempo, che si chiude con la squadra di Allegri sopra di un gol.
Baez trova il pari ma Vlahovic regala la vittoria alla Juve
Le squadre tornano in campo con gli stessi ventidue che avevano concluso la prima frazione e proprio l’ultimo ingresso, Jaime Baez, trova subito il gol del pari per il Frosinone. Una bella azione, manovrata, lunga, con tanti tocchi quella della squadra di Eusebio Di Francesco, a cui basta poi una verticale per tagliare in due la difesa della Juventus. Monterisi lancia lungo per Baez, che prende bene il tempo a Kostic e Danilo, entrando in area e battendo un incolpevole Szczęsny. L’1-1 fa infuriare Allegri, che ne cambia tre insieme: fuori Yildiz, Locatelli e Kostic, dentro Vlahovic, Nicolussi Caviglia e Iling Jr. Ma è il Frosinone a sfiorare il bis, con un tiro-cross di Soulé che per poco non beffa i bianconeri. La prima reazione della squadra di Allegri arriva poco dopo l’ora di gioco, con Dusan Vlahovic, che spalle alla porta si gira e calcia, sbattendo però su Turati. Cambia anche Di Francesco, che inserisce Cheddira e Harroui, che pochi minuti dopo il suo ingresso in campo disegna un destro a giro telecomandato, che Szczęsny leva da vicino l’incrocio dei pali. La Juventus vive di fiammate, si avvicina all’area del Frosinone solo grazie a giocate individuali, come quella di Rabiot che corre sulla sinistra, crossa in mezzo e trova McKennie, che con una sforbiciata volante colpisce in pieno la traversa. È proprio l’americano l’uomo che prova a suonare la carica per la squadra di Allegri e a meno di dieci dalla fine propizia il nuovo vantaggio juventino: McKennie stoppa sulla destra, mette in mezzo un pallone perfetto dove arriva Dusan Vlahovic, che stacca alla grande e indirizza all’incrocio dei pali, facendo esplodere la gioia dei tifosi juventini allo Stirpe. Dalla panchina al gol vittoria, Vlahovic reagisce, segna un altro gol annullato per fuorigioco e regala tre punti fondamentali alla Juventus. Che sarà brutta e sporca, ma esce ancora vincente.
