Lazio, Correa vuole andare via: c'è il PSG ma bisogna soddisfare Lotito

Per anni è stato la chiave dell'attacco biancoceleste, l'uomo che quando si accendeva faceva impazzire le difese avversarie. Adesso, Joaquin Correa, è la chiave del mercato della Lazio. La sua cessione sbloccherebbe alcune trattative, dando al duo Lotito-Tare più margine economico di manovra per consegnare a Sarri gli acquisti che aspetta: due esterni d'attacco, in primis.
Tre, le premesse necessarie. Correa vuole cambiare aria, ha chiesto la cessione a gennaio e l'ha ribadita al club anche nelle scorse settimana. La Lazio non si opporrà ed è intenzionata ad accontentarlo, ma senza svenderlo. Un classico, per Lotito, che in passato ha chiuso cessioni eccellenti: Hoedt (17 milioni), Felipe Anderson (38 milioni) e Keita (30 milioni). Il prezzo di partenza è 45 milioni: tanti, troppi. Lo sanno anche a Formello, dove sparano alto per poi scendere su una cifra tra i 35 e i 40 milioni. Un valore congruo per un giocatore, Correa, di 26 anni, titolare della Lazio e sempre convocato da Scaloni con l'Argentina: adesso, in Coppa America, è subentrato 3 volte su 4.
La trattativa - Dopo alcuni interessamenti della Premier (Tottenham e Arsenal), la pista più calda è quella del Psg. Fonti vicine al Tucu confermano l'offerta dei francesi, anche se la Lazio non conferma. Probabile che se sia arrivata, la proposta non abbia soddisfatto i biancocelesti. L'agente di Correa, Lucci, è a lavoro da giorni per limare le differenze tra domanda e offerta. Il Psg sarebbe disposto anche a inserire una contropartita tecnica, come Pablo Sarabia, ma la Lazio vuole solo cash. Soldi che poi verrebbero reinvestiti per due ali d'attacco importanti, due titolari: Brant del Dortmund è il primo nome, il più costoso e il più difficile, oltre a Felipe Anderson, che potrebbe arrivare a prescindere dall'addio di Correa.
