Lecce, col Milan un ko che serve da lezione. Con il mercato chiuso conta solo il campo

Il Lecce è uscito sconfitto contro il Milan nel primo impegno di campionato al "Via del Mare", in una partita che ha offerto diversi spunti sui quali la formazione giallorossa è chiamata a riflettere.

Difficoltà offensive
Anche contro i rossoneri, la squadra di Eusebio Di Francesco, sulla falsariga del pareggio col Genoa, ha trovato difficoltà in fase realizzativa. I salentini creano i presupposti per far male, ma negli ultimi metri si scoprono sterili. Vuoi per scelte sbagliate, al tiro o al cross, vuoi per poca lucidità nella conclusione, il Lecce finisce per non riuscire a capitalizzare al meglio le occasioni create. Un lusso che una squadra che lotta per salvarsi non può permettersi, specie in partite contro le prime della classe, come quella contro il Milan.

La sosta aiuta
La sosta per le nazionali arriva probabilmente nel momento migliore, perché per due settimane la squadra potrà proseguire ad assimilare i principi di gioco di Di Francesco e i nuovi arrivati dal mercato avranno tempo per entrare negli schemi. Nell'undici titolare contro il Milan, solo Camarda era l'unico volto nuovo in campo fra gli acquisti estivi. Per il resto, si è vista per dieci undicesimi la stessa squadra dello scorso anno. Il Lecce deve al più presto inserire a pieno regime i nuovi per provare a fare qualcosa di diverso.

Mercato chiuso?
Anche perché in entrata il mercato dei salentini è sostanzialmente concluso. Ogni casella nella rosa è stata occupata, tutti i partenti sono stati sostituiti e gli investimenti non sono di certo mancati. A meno di clamorose sorprese (o partenze) non arriverà più nessuno. La palla passa ora al campo e al lavoro utile per valorizzare al meglio tutti gli elementi della rosa. Le ultime ore di mercato saranno però utili sul mercato in uscita: il Lecce deve ancora trovare una soluzione per i giocatori fuori dal progetto tecnico come Maleh, Guilbert, Oudin e Rafia.