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Lecce, ecco Camarda: "Ringrazio il club per la fiducia. Voglio segnare contro chiunque"

Lecce, ecco Camarda: "Ringrazio il club per la fiducia. Voglio segnare contro chiunque"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 15:29Serie A
di Pierpaolo Verri
Diretta scritta su TUTTOmercatoWEB.com: premi F5 per aggiornare!

In casa Lecce è il giorno di Francesco Camarda. Il classe 2008, arrivato dal Milan, viene presentato ai microfoni della sala stampa come nuovo attaccante della squadra giallorossa.

14.55- Fra pochi minuti inizierà la conferenza stampa di Camarda.

15.00- Inizia la conferenza. Prende la parola il direttore sportivo Stefano Trinchera.
"Lo conoscete bene, è uno dei giovani talenti del calcio italiano ed internazionale. E' considerato un ragazzo di grande prospettiva futura, ha il record in Serie A come più giovane ad aver esordito. Ha qualità importanti, non va caricato di responsabilità perché ha la testa sulle spalle. Ha tutto per fare bene da noi. E' una sfida che abbiamo sposato entrambi, nonostante lui avesse diverse richieste. Sa come lavoriamo a Lecce, sa quanto puntiamo sui giovani e quanto li valorizziamo. Questo è uno dei motivi per cui ci ha scelto. Il futuro è nelle sue mani, crediamo di aver fatto la scelta giusta. Arriva a Lecce uno dei giovani più talentuosi del panorama internazionale".

Parla Camarda

Come ti descriveresti?
"Sono un numero nove, giocare in area di rigore è il mio pane quotidiano. Sto lavorando per migliorare anche fuori dall'area. Mi considero un lavoratore, punto ogni giorno a migliorarmi e ambisco a fare sempre meglio".

Che opportunità rappresenta Lecce? Può essere il trampolino per la Nazionale?
"Voglio sfruttare tutte le occasioni che potrò avere. La società mi ha dato tanta fiducia e voglio ripagarla, darò il massimo per questa piazza e per i tifosi. Il futuro dipenderà dal presente, quest'anno sono concentrato su me stesso, lavorerò tanto per migliorarmi e per la squadra, abbiamo un obiettivo e vogliamo raggiungerlo a tutti i costi".

Come ti senti alla luce del percorso che hai fatto finora?
"Sentire le statistiche fa piacere, ma i numeri sono frutto del lavoro di squadra. Un attaccante ha bisogno della squadra alle sue spalle, altrimenti non sarebbe così importante. Non sento la pressione, vivo tranquillo, non cambio mai atteggiamento".

Hai già parlato con il mister?
"Sì, anche con i compagni. Mi hanno accolto bene. Sto instaurando un buon rapporto con tutti. Col tempo diventeremo sempre più uniti".

Numero di maglia?
"Non l'ho ancora scelto, ne parleremo coi compagni a fine ritiro".

Un messaggio ai tifosi?
"Siate calorosi, daremo il massimo e cercheremo di farli gioire".

Hai ascoltato qualche consiglio prima di venire a Lecce?
"Prima di tutto la mia famiglia, mi hanno sempre seguito, ascolto sempre i loro consigli, hanno un valore inestimabile. Mi hanno dato consigli anche altre persone, dai mister ad altri compagni. La scelta di venire a Lecce l'ho presa io, con l'aiuto del mio procuratore. Il Lecce mi ha dato tanta fiducia, hanno mostrato subito il loro interesse, questo mi ha fatto piacere e mi ha dato lo sprint per venire qua".

Cosa vuoi vedere nei tuoi compagni di reparto?
"Non devo chiedere qualcosa in particolare, i miei compagni sono forti, poi in campo ci sono diverse situazioni, contano i principi del mister e le qualità. Chiedo solo che il gruppo sia unito e che si vada avanti sempre insieme".

Che ricordi hai di quel gol annullato in Champions?
"Quella serata è indimenticabile. Il fatto che il gol sia stato annullato mi dispiace ma mi ha dato la spinta a voler sempre di più".

La tua prima al "Via del Mare" potrebbe essere proprio contro il Milan
"Giocherò contro i miei vecchi compagni ma darò il 100% per vincere, è la prima davanti ai nostri tifosi in casa".

Cosa pensi della situazione dei giovani calciatori in Italia?
"Qui a Lecce mi trattano come un professionista quale sono. Alcuni miei coetanei magari non riescono a mettere in mostra le loro qualità perché non hanno il modo per farlo. Personalmente qui a Lecce avrò modo di farmi vedere. Qui sanno lavorare coi giovani, hanno l'età media della squadra più bassa della Serie A".

Hai fissato un obiettivo di gol?
"L'ho fissato ma lo tengo per me. Lo dirò a fine campionato".

Come ci si "diverte" alla tua età?
"Bisogna stare tranquilli, il calcio è la mia passione, il mio sogno e lo inseguo quotidianamente".

Stai pensando alla festa dei 18 anni?
"Onestamente no, ma sarebbe un bel regalo segnare nelle due partite a cavallo fra la data del mio compleanno".

Ti ha spiazzato la chiamata del Lecce?
"No, quando ho sentito dell'interesse ero pronto ad ascoltare. Poi mi ha parlato il direttore Corvino, mi ha fatto capire che il Lecce punta sui giovani e mi ha dato una grande spinta a venire qui".

Il passaggio dal Milan al Lecce?
"Il Milan è una seconda casa ma adesso penso al presente e al Lecce".

Che rapporto vorresti creare con Krstovic?
"Il rapporto che si instaurerà con Nikola sarà lo stesso che instaurerò con tutti gli altri. Sono un ragazzo umile, mi vedranno sempre lavorare, ci sarò sempre per i miei compagni".

C'è un portiere a cui vorresti segnare?
"A tutti. Non c'è una squadra a cui voglio segnare per forza. L'obiettivo è fare più gol possibile, cercherò di segnare contro tutti gli avversari".

Il rapporto con i genitori?
"Mi hanno sempre seguito, anche quando facevo trasferte lunghe, cercavano di essere sempre presenti. Quando hanno saputo del Lecce mi hanno chiesto cosa ne pensassi, quando ho detto di sì non hanno esitato a seguirmi. Faranno un sacrificio ma questo mi spinge a migliorare".

Come è stato il salto fra i grandi?
"Riesco ad adattarmi ai ritmi in poco tempo. Il passaggio dal settore giovanile al Milan Futuro e alla Serie A è stato un bel salto, ci è voluto un po' di tempo per adeguarmi ai tempi. La Serie C è un campionato difficile, c'è tanto contatto fisico. A livello tecnico la Serie A è un altro livello, ma la C a livello fisico è più difficile, ci sono meno spazi e meno possibilità di mettersi in mostra. Il segreto per adeguarsi al ritmo quest'anno sarà l'allenamento, anche contro giocatori come Baschirotto e Gaspar che fisicamente sono devastanti. Questa cosa mi aiuterà tanto. Lo scorso anno con il Milan mi allenavo contro giocatori come Gabbia e Tomori, devi alzare il ritmo e il livello. In allenamento migliori e in partita metti in atto quello che impari".

Torna a parlare Trinchera

Il contratto con i bonus a presenze e gol può mettere in difficoltà Di Francesco?
"Non entriamo nel merito dei numeri. Cerchiamo solitamente di prendere giocatori a titolo definitivo. Alcune volte facciamo delle eccezioni, Camarda è una di queste. Noi cerchiamo di ottimizzare la valorizzazione di un giovane di questa caratura. Noi valorizziamo il giocatore, il Milan cerca un club come il nostro che valorizza i giovani. Non guardiamo i bonus, è solo un modo per cercare di ottimizzare il nostro lavoro sul calciatore".

La scelta di Camarda è stata condivisa con Di Francesco?
"Assolutamente sì. Avevamo necessità di prendere un calciatore con queste caratteristiche, il mister si è allenato con noi perché aveva una conoscenza approfondita di lui. Eravamo tutti d'accordo, Camarda ha le caratteristiche giuste per il nostro giusto".

Sentite responsabilità nei confronti del Milan?
"Quando facciamo le scelte pensiamo solo che chi viene a Lecce deve contribuire alla causa. Pensiamo che Camarda non sia un giovane come tanti altri. E' pronto per essere protagonista nella nostra squadra. Ha la testa sulle spalle, supportato da una famiglia che abbiamo conosciuto e che vivrà a Lecce con lui. Può essere già un punto di riferimento. Noi non guardiamo l'età, la qualità non ha età".

15.30- Finisce la conferenza stampa.

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