Lecce, Falcone: "Da romanista uscire da eroe contro la Lazio è stata la chiusura del cerchio"

Dal possibile addio in estate a simbolo del Lecce: Wladimiro Falcone oggi è il volto e l’anima della squadra giallorossa, con la fascia di capitano al braccio e la voglia di trascinare il gruppo verso la quarta salvezza consecutiva. Ai microfoni di Radio Serie A, il portiere ha raccontato le sue sensazioni: "A inizio stagione ho fatto un patto con me stesso: dare sempre il massimo. So che i miei compagni si fidano di me e da capitano sento una doppia responsabilità. Nei momenti difficili mi carico la squadra sulle spalle, questo mi stimola ancora di più".

Falcone sa che l’obiettivo sarà complicato, soprattutto con le neopromosse attrezzate e dopo aver perso Baschirotto, passato alla Cremonese. Ma non manca la fiducia: "Se dovessimo centrare la quarta salvezza consecutiva sarebbe ancora più bello". Tra i ricordi più intensi cita la gara dell’Olimpico contro la Lazio: "Da romanista, uscire da eroe contro di loro è stata la chiusura di un cerchio".

In estate solo il Torino aveva mostrato interesse, ma la sua scelta è stata chiara: restare al 100% concentrato sul Lecce. "Voglio continuare a scrivere la storia", ha ribadito, sottolineando anche i progressi visti con il Bologna e la crescita dei giovani. Falcone ha poi speso parole di elogio per Camarda, autore del primo gol in A a soli 17 anni: "Sono contento per lui, è maturo e determinato, non sembra avere 17 anni. Avrà una grande carriera".