Fiorentina, Woldvik: "Viola Park fra i migliori in Europa. Fiduciosa che faremo bene"

“Venire a Firenze è stato molto emozionante, già dal primo giorno aspettavo di vedere per bene le strutture e devo dire che sono incredibili. Penso siano le migliori che abbia visto in tutta Europa”. La terzina Emilie Woldvik intervistata da Calciofemminileitaliano.it parla così del suo impatto con la realtà italiana elogiando le strutture del Viola Park: “È facile in un ambiente così diventare una giocatrice migliore, è tutto davvero perfetto. Devi solo venire qui al mattino e non vedi l’ora di iniziare la giornata con le tue compagne, lo pensiamo davvero tutte”.
La classe ‘99, arrivata nel corso dell’estate alla corte di Pablo Pinones-Arce, ha poi proseguito soffermandosi sul suo inserimento nella nuova realtà favorito anche dalla presenza di altre due norvegesi – Cecilie Fiskerstand e Oda Johansen – e di molte calciatrici nordiche per poi soffermarsi sul lato sportivo e sugli obiettivi da conquistare con la maglia toscana: “Penso che qui ci sia una buona squadra, con un nuovo allenatore e tante nuove calciatrici che si stanno adattando a un calcio diverso. Stiamo migliorando ogni giorno e posso assicurare che tra il mio primo giorno e oggi il nostro modo di giocare si è sviluppato tanto. Mi sento fiduciosa che potremo giocare ottime partite e fare risultati. Non vedo davvero l’ora di iniziare il campionato. - conclude Woldvik – A livello personale voglio ‘costringere’ il mister a farmi giocare da titolare tutte le partite e contribuire con gol, assist e chiusure difensive, al gioco della squadra”.
In conclusione la norvegese si sofferma anche sulla crescita del calcio italiano: “Devo dire che abbiamo perso con l’Italia agli Europei, quindi già questo è un segnale, l’Italia sta facendo passi avanti enormi in termini di sviluppo del calcio femminile. Per me questo è un luogo di lavoro ancora più professionale di quello da cui vengo in Norvegia. - conclude la terzina – Però ho visto anche grandi differenze, ci sono club che trascinano il movimento verso il progresso e altre che invece sono più dietro sotto molti aspetti. C’è ancora un grande gap tra i top team e le squadre di seconda fascia”.
