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La firma dell'ultimo calciomercato (quasi criticato da Conte) nella vittoria del Napoli in Champions. De Bruyne punto nell'orgoglio, ma la risposta è da campione. La Juve recrimina e ha un problema in attacco. Italiane: è quasi en plein

La firma dell'ultimo calciomercato (quasi criticato da Conte) nella vittoria del Napoli in Champions. De Bruyne punto nell'orgoglio, ma la risposta è da campione. La Juve recrimina e ha un problema in attacco. Italiane: è quasi en pleinTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:00Editoriale
di Lorenzo Di Benedetto

Il Napoli soffre e vince, la Juve pareggia e recrimina. Il mercoledì di Champions League ci ha raccontato molte cose e partendo da quello che è successo al Maradona, con il successo degli azzurri per 2-1 contro lo Sporting CP, le risposte sono arrivate direttamente da quei giocatori che direttamente o indirettamente sono stati tirati in ballo da Antonio Conte nei giorni scorsi. Il tecnico salentino, prima della gara contro il Milan, aveva parlato dell'ultimo calciomercato fatto dalla società campione d'Italia senza esaltarlo più di tanto, ma neanche, sia chiaro, criticandolo. Resta comunque il fatto innegabile che la prima vittoria in Champions sia stata firmata interamente dai nuovi acquisti: doppietta di Hojlund, su doppio assist di De Bruyne, e super parata di Milinkovic-Savic nell'ultimo minuto di recupero che ha salvato il risultato. Non saranno arrivati super top player, come affermato da Conte (anche se parlando del belga ci viene qualche dubbio), ma il lavoro fatto dal club è stato certamente importante e le gare nella massima competizione europea lo dimostrano.

La risposta di KDB.
A proposito di De Bruyne. Gli ultimi giorni sono stati per gran parte dedicati al commento e all'analisi del suo comportamento al momento della sostituzione nella gara di domenica sera a San Siro contro il Milan, visto il suo disappunto espresso senza nascondersi, e le parole dello stesso Conte sia nel post gara che nella conferenza stampa di vigilia della sfida contro lo Sporting avevano alimentato il dibattito. Ecco, tutto vero, ma la risposta dell'ex Manchester City è stata da campione vero, da fuoriclasse. Stop alle parole, stop alle presunte polemiche e spazio solo e soltanto ai fatti, con una prestazione degna della carriera che ha mostrato al mondo intero. Capitolo chiuso, senza strascichi.

Juve a due facce.
Passiamo alla Juventus. Quarto pareggio di fila tra Serie A e Champions per Tudor, con il rammarico e la tanta rabbia per una vittoria sfumata nel finale a causa di un gol preso nel peggior modo possibile, fatto da un ex e per colpa di una disattenzione che a questi livelli non è accettabile, come sottolineato dallo stesso tecnico croato. Ma il vero problema della squadra bianconera, che ha sofferto tanto nel primo tempo ma che è stata anche capace di ribaltare con merito il primo vantaggio del Villarreal, riguarda l'attacco. Allo stadio della Ceramica è stato Jonathan David il prescelto per guidare il reparto offensivo della Juve ma il canadese non è certo stato perfetto, visto anche il gol clamoroso fallito a inizio ripresa. La traversa, sfortunata, colpita sull'1-2, gli ha impedito di riscattarsi ma il compito di Tudor, dopo le prime sette partite ufficiali giocate dalla sua squadra, sarà quello di risolvere il problema in avanti e dovrà essere lui a trovare la chiave giusta.

Quasi en plein italiano.
Dopo la due giorni di Champions il calcio italiano può comunque sorridere, visto che sono arrivate tre vittorie, di Atalanta, Inter e Napoli, e un pareggio, con l'en plein sfumato solo a una manciata di secondi dalla fine della partita della Juventus. Ora tocca a Roma, Bologna e Fiorentina, con Gasperini apparso molto sereno e sicuro del lavoro della sua squadra e Italiano a caccia di rivincita dopo il ko della settimana scorsa contro l'Aston Villa. Pioli invece non può sbagliare: la sua squadra deve tornare a vincere, per fare il primo passo verso la fine della crisi che rischia di diventare profonda.

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