Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

LIVE TMW - Pinto: "Dzeko ora non è il capitano. Fonseca? Leader del nostro progetto"

LIVE TMW - Pinto: "Dzeko ora non è il capitano. Fonseca? Leader del nostro progetto"TUTTO mercato WEB
mercoledì 3 febbraio 2021, 16:33Serie A
di Dario Marchetti
fonte Dal nostro inviato a Roma, Dario Marchetti
Premi F5 per aggiornare la diretta!

15.15 - Dopo le presentazioni di Reynolds ed El Shaarawy, oggi sarà la volta di Tiago Pinto in conferenza stampa. Il nuovo GM della Roma parlerà del mercato appena concluso e del caso Dzeko che ha tenuto banco in questi ultimi giorni. Di seguito le sue parole

15.30 - Qualche minuto di ritardo nella conferenza di Tiago Pinto

15.50 - Inizia la conferenza stampa

Sul caso Dzeko
"Non mi aspettavo questa domanda (ride, ndr). Chi vive nel mondo del calcio, vive in una famiglia e in tutte le famiglie ci sono problemi e poi dei chiarimenti, quando si risolvono i problemi si diventa più forte. Dzeko è un calciatore molto professionale, una persona con un carattere forte che ha una grande storia con la Roma. Fonseca è il leader del nostro progetto sportivo, ha svolto un gran lavoro e gli abbiamo affidato il nostro futuro immediato. Negli ultimi giorni abbiamo avuto delle riunioni tra me, Fonseca e Dzeko, ci sono stati momenti importanti, ne siamo usciti più forti e fiduciosi di raggiungere i nostri obiettivi. Il bene collettivo della Roma è più importante degli interessi personali".

Dzeko sarà ancora il capitano della Roma?
"Sulla fascia da capitano, un club deve reggersi sulla disciplina, in questo momento Dzeko non è il capitano della Roma, poi lavoreremo per l'interesse della Roma in futuro".

La situazione legata al rinnovo di Pellegrini?
"Tengo a ricordare che è stato l’unico calciatore del quale ho parlato individualmente nel corso della mia prima conferenza stampa. Tutti nel club, da Dan e Ryan a me e il mister, riteniamo che rappresenti i valori del nostro progetto: un giocatore giovane, forte, dal grande futuro e con un grande attaccamento al club. Al tempo stesso è un team worker, dedito al lavoro. Siamo ottimisti, a breve ci rivedremo con il suo agente. Contiamo di risolvere tutto"

Un bilancio sul mercato?
“Sono una persona ambiziosa ed esigente con me stessa, ritengo che El Shaarawy e Reynolds rientrino nel progetto del club, possono far diventare la Roma più forte. Abbiamo altresì lavorato per trovare delle soluzioni in uscita, abbiamo calciatori che giocano poco e che sono meno felici, su questo punto non sono soddisfatto perché non siamo riusciti ad accontentarli”.

Senza Champions League, la Roma sarà costretta a cedere altri big?
“Siamo al 3 febbraio, questa è una domanda che ci proietta in uno scenario di fine stagione e non posso predire il futuro. Come tutti quanti i dipendenti, noi cercheremo di costruire una mentalità basata sulla quotidianità, sulla conquista dei tre punti partita dopo partita, in questo momento la priorità è la partita contro la Juventus e vincerla”.

Le situazioni di Pastore (scadenza 2023), Fazio e Santon (entrambi scadenza 2022? Arriveranno a fine contratto o si troverà una soluzione?
“Nella nostra esperienza, è normale che un calciatore che non giochi non sia felice. Il professionista vuole sempre giocare, a maggior ragione come nel caso di Pastore che è stato infortunato. Abbiamo lavorato insieme agli agenti dei calciatori che permettessero di conciliare gli interessi dei loro assistiti e della Roma. Per una serie di motivi, non abbiamo trovato una soluzione. Adesso il mercato è chiuso, noi siamo una famiglia e tutti lavoreremo al meglio per l’interesse della Roma”.

Può garantire già oggi che Fonseca sarà l'allenatore della Roma del prossimo anno?
"Prima di tutto voglio garantire che le notizie circolate su riunioni con altri allenatori non sono vere. Io e i Friedkin siamo contenti di Fonseca, la mia relazione con Paulo è buona e il mister non è distratto da queste voci".

Deluso dal comportamento di Fazio e Jesus, esclusi dalla lista UEFA? Qual è la situazione dei conti?
“Nella Lista UEFA c’è spazio solo per 22 nomi, anche alla luce dei nuovi acquisti che sono stati inseriti, due sono stati tolti. Non sono deluso da alcuni comportamenti nello specifico, delle soluzioni erano state trovate ma per diverse ragioni non è stato poi fatto nulla. Ora il mercato è chiuso e proseguiamo tutti insieme. Sui conti, posso dire che la pandemia ha determinato nuovi e seri problemi nei club”.

Com'è nata la trattativa Sanchez-Dzeko?
"Vorrei fare mie le parole di Marotta: quello che ha detto corrisponde al vero. Il mio atteggiamento nei vostri confronti sarà di trasparenza, ho incontrato Ausilio a Milano, abbiamo parlato di diverse questioni ma non siamo mai entrati in una vera trattativa. Personalmente ritengo che la grandezza di un club dipenda dalla grandezza dei propri tifosi. Vengo da una società con una tradizione simile, ma la decisioni che prendiamo devono corrispondere al bene per la proprietà".

La proprietà chiederà a Fonseca di far giocare Dzeko?
"Sono due questioni ben diverse, a chi assegnare la fascia da capitano coinvolge non solo il tecnico ma tutto il club. Le scelte tecniche, invece, spettano a Fonseca. E' lui a scegliere chi convocare, chi far giocare e non ci saranno influenze della proprietà".

Conferma che non arriveranno altri dirigenti nell'area sportiva?
"Confermo. Io sono il responsabile dell'area sportiva a stretto contatto con Dan e Ryan. Ci sono delle aere come la segreteria sportiva che fanno da puntello alla proprietà che andranno migliorare per dotare il club di una struttura solida e forte".

Mkhitaryan vi ha comunicato di esercitare l'opzione per il rinnovo?
"E' molto importante per noi e non solo per il rendimento sportivo. In Europa è alle spalle solo di Bruno Fernandes, ma è anche un professionista eccellente. In questo progetto può essere importante per crescere i giovani. Nel suo contratto c'è una clausola che gli permette di esprimere un'opinione sulla permanenza, ma non mi aspetto problemi. A breve vedremo il suo agente per risolvere la questione".

Continuerete a mantenere costi alti per alzare la competitività della società?
"Non mi piace esprimere commenti sul passato. C'è stata una gestione con un proprio orientamento strategico e sono arrivati determinati risultati. Le valutazioni le lascio a voi o a chi ha competenze per farlo. Quello che posso dire che dal primo giorno che sono qui ci siamo trovati d'accordo sul fatto che il denaro non è tutto. Non è una corsa a chi spende di più. Dobbiamo essere rigorosi e disciplinati nello spendere denaro, siamo a disposti a fare investimenti. Conta la qualità di come si spende, non la quantità. Vogliamo prendere i calciatori giusti per far crescere la Roma e vincere titoli. Aggiungo solo che questo mercato abbia lanciato un segnale preciso e un esempio di quello che vogliamo fare. Sappiamo le difficoltà che c'erano eppure abbiamo preso due calciatori che corrispondono al profilo del nostro progetto".

Che tipo di giocatore è Reynolds? Come lo ha convinto a scegliere la Roma?
“Reynolds è stato preso per i prossimi 5 anni, sono due mesi che non scende in campo perché il campionato americano era finito, poi è stato in ferie e ha avuto il COVID-19. Sono molto felice di questo acquisto perché tanti club avevano mostrato interesse nei suoi confronti e sono contento che abbia scelto noi. Reynolds è un giocatore dall’elevato potenziale nonostante abbia appena 19 anni, deve migliorare difensivamente ed è arrivato nel campionato migliore per farlo. Dal punto di vista, ha caratteristiche straordinario, abbiamo in mano un gioiello che dobbiamo raffinare”.

Quanto è importante prendere un calciatore come El Shaarawy che ha mostrato tanta voglia nel tornare nella Capitale?
“È una buona domanda, è una delle sfide che abbiamo nello scouting, cioè individuare le caratteristiche psicologiche ed emozionali dei calciatori, che delle volte non si ambientano in una nuova realtà. Sicuramente, l’impegno e la felicità di un calciatore è determinante ai fini dell’ambientamento, El Shaarawy e Reynolds hanno deciso di abbracciare con entusiasmo questo progetto. El Shaarawy ha sempre voluto fortemente tornare alla Roma e la sua volontà è stata determinante, senza di essa probabilmente non ci saremmo riusciti, per me è un motivo di grande soddisfazione”.

Bilancio sulle prime settimane di lavoro a Roma?
“Ci sono stati dei momenti che sembravo come quel personaggio di Voltaire che, dove metteva piedi, faceva accadere dei problemi (ride, ndr). Parlando più seriamente, sono stati dei giorni complicati perché sono arrivato nel bel mezzo del mercato invernale. Ho goduto del sostegno delle persone che lavorano nella Roma, ho goduto della fiducia della proprietà. La Roma è un club con grande potenziale, si può costruire una struttura ancora più vincente, da oggi potrò dedicarmi ancor più in questo, potrò sviluppare tutti i vari dipartimenti per rendere la Roma più forte”.

16.31 - Termina la conferenza

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile