Modric sincero sul Milan: "Ora non è ai livelli di risultati degli anni Novanta o Duemila"

Luka Modric guiderà anche questa sera la Croazia in veste di capitano. Il centrocampista del Milan dovrebbe scendere in campo dal primo minuto nella partita contro il Montenegro, nella quale gli scaccati cercheranno di mantenere il punteggio pieno nella fase di qualificazione per i Mondiali 2026. Eppure non sarà una gara scontata, come spiega il 39enne: "L'obiettivo è conquistare sei punti, ma ci aspetta una partita difficile e insidiosa, dovremo essere al 100% delle nostre capacità", ha esordito.
"Il Montenegro ha una buona squadra, molto talento, come tutte le squadre di questa regione. Vorrei citare Jovetic, Krstovic, Savic. Dovremo essere all’altezza del compito, e non c’è motivo per cui non dovremmo esserlo”, ha dichiarato il croato ex Real Madrid in conferenza stampa. Sul match precedente, vinto solamente per 1-0 contro le Isole Far Oer, Modric ammette: "Non abbiamo giocato la nostra miglior partita, ne siamo consapevoli. Non cerchiamo scuse, ma il campo e le condizioni non erano ideali per giocare. Non siamo abituati a giocare sull’erba sintetica, è raro farlo".
E ancora: "Non ci siamo adattati bene e non abbiamo disputato una vera partita. Pensavamo sarebbe andata più facilmente, ma la cosa più importante sono i tre punti. Non serve cercare la bellezza del gioco, ma raggiungere l’obiettivo: qualificarci per i Mondiali. Così come dopo la partita contro la Repubblica Ceca non bisognava esaltarci troppo, così ora non dobbiamo fare drammi. Faremo tesoro dell’esperienza. Anche altre squadre lì faticheranno”.
Sul faccia a faccia con i compagni di squadra: "La motivazione non è stata un problema, sono quelle partite in cui le cose non vanno come ti eri immaginato. La cosa fondamentale è esserne consapevoli e sapere che dobbiamo fare meglio". Un piccolo passaggio invece sul suo trasferimento al Milan e il suo inserimento nel capoluogo lombardo: "Questa fase di adattamento è molto importante per me. Posso dire solo cose positive: il club, la squadra, i compagni e l’allenatore mi hanno accolto nel miglior modo possibile. Sono entusiasta del club, della sua grandezza, dell’organizzazione, si vede che è uno dei club più grandi al mondo, anche se attualmente non è ai livelli di risultati degli anni Novanta o Duemila".
