Multinazionale Mapei, multinazionale Sassuolo. Con la Lazio per cambiare marcia al campionato

Pantaleo Corvino per convincere, soprattutto i giocatori stranieri, a sposare la causa del Lecce, invia loro le foto di alcuni posti meravigliosi del Salento: la Grotta della Poesia, Santa Croce, San Cataldo, Gallipoli, Torre dell’Orso, Otranto e i video dei tifosi giallorossi allo stadio. Non sappiamo quali foto del distretto ceramico, il Campanone, della Riviera, della Ferrari e dell'Emilia Romagna o quali escamotage abbia utilizzato Francesco Palmieri per convincere i 10 giocatori di nazionalità diversa a sposare il progetto Sassuolo ma di sicuro deve aver usato argomenti convincenti.
Multinazionale neroverde
Sono arrivati un indonesiano, un guineense, un serbo, un belga, un canadese, un marocchino, un gambiano, un polacco, un kosovaro e un francese. Mai come quest'anno il Sassuolo parla straniero e, nonostante le parole di Carnevali, la strategia neroverde è cambiata. Prima si puntava sui giovani di talento italiani. Quest'anno invece il Sassuolo è diventato una multinazionale, proprio come la casa madre Mapei. E chissà che l'input non sia arrivato proprio dall'azienda...
Ora mirino puntato sulla Lazio
La partenza zoppicante del Sassuolo con due sconfitte in altrettanti match spinge Fabio Grosso a intensificare il suo lavoro, consapevole del rischio di perdere contro la squadra campione d’Italia in carica alla prima giornata. A Cremona, però, la sconfitta maturata nel finale dopo aver rimontato il doppio svantaggio iniziale lascia ancora più amaro in bocca, sottolineando la necessità di trovare risposte e risorse nella rosa attuale. La squadra dovrà mostrare segnali di ripresa già a partire dalla prossima sfida contro la Lazio, in programma al Mapei Stadium di Reggio Emilia domenica 14 alle 18, sperando, seppur con due giornate di ritardo, di dare il via al suo campionato.
