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Ordine: "Max Allegri il 'Bollito di Livorno' che sta già trasformando il Milan in una squadra"

Ordine: "Max Allegri il 'Bollito di Livorno' che sta già trasformando il Milan in una squadra"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 10:08Serie A
di Niccolò Righi

All’interno delle pagine del Corriere dello Sport è possibile leggere un editoriale del giornalista Franco Ordine che, a seguito della vittoria ottenuta ieri dal Milan nel test amichevole contro il Liverpool, ha elogiato così Massimiliano Allegri: “Nel calcio dei nostri tempi, scanditi purtroppo dai maranza dei social tossici e aggressivi, da qualche tempo a questa parte Max Allegri è stato definito, nella più gentile delle espressioni, “il bollito di Livorno” per via del secondo ciclo juventino chiuso con una sceneggiata (contro Giuntoli) e una modesta coppa Italia. Al bollito di turno è stato ripetutamente rinfacciato l’uso di un aggettivo (“semplice”) utilizzato per definire il calcio che è poi nient’altro che la risposta genuina alla narrazione scientifica secondo cui le partite di calcio diventano quasi un progetto ingegneristico, colmo di calcoli matematici molto precisi, sulla carta.

[…] Max Allegri non è un incantatore di serpenti, non ha mai promesso spettacolari esibizioni, si è sempre dichiarato fedele alla scuola tradizionale del calcio italiano e dalle sue squadre è possibile cogliere il ‘sapore casalingo’ che significa, per esempio, cogliere nelle qualità dei suoi calciatori caratteristiche da valorizzare. Un esempio? L’idea, in mancanza di un centravanti di ruolo, di puntare su Leao attaccante centrale pur se partendo da sinistra, una specie di sasso lanciato dalla fionda Pulisic, è la sua trovata esaltata dal primo gol contro il Liverpool e dalla successiva volata chiusa con l’assist comodo per Loftus Cheek.

Il bollito di Livorno non ha promesso “calcio dominante” e neppure provato a stupire la platea prenotando lo scudetto. Ha solo una voglia matta di dimostrare che non è ancora bollito professionalmente e di essere capace di trasformare quel che sembrava un gruppo di dotati calciatori senza alcuna identità né guida sicura, in una squadra. Semplice, no?“.

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