Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroMondiale per ClubCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche
TMW

Porrà: "Col Mondiale per Club si è persa anche l'ultima oncia di sacralità del calcio"

Porrà: "Col Mondiale per Club si è persa anche l'ultima oncia di sacralità del calcio"
ieri alle 21:53Serie A
di Dimitri Conti
fonte dall'inviato Lorenzo Marucci

Il giornalista Giorgio Porrà ha parlato ai media presenti a margine del Premio Fair Play Menarini a Firenze, tra cui noi di TMW: "La qualità dei premiati è sempre alta, si rischiano le vertigini a passare accanto a qualcuno. Qui è come una sentinella, a proposito di quei valori a rischio nello sport: cerca di difenderli e progetti, noi narratori cerchiamo di essere investiti della stessa missione".

Che ne pensa del Mondiale per Club?
"Non mi appassiona, per tanti motivi: temperature torride, stadi semivuoti, tempeste di fulmini, giocatori stremati che non stanno in piedi e differenze esagerate tra le varie scuole. Poi lo scherzetto salta sempre fuori, vedi Inzaghi che elimina Guardiola, ma credo si sia smarrita anche l'ultima oncia di sacralità di questo sport. I quattrini vanno a discapito della qualità, anche del minimo sindacale. Bisogna rivedere i calendari perché non si può continuare così".

Tanti allenatori nuovi in Serie A.
"Ci mancano i fuoriclasse e ci tocca parlare di allenatori. Ne sono tornati di importanti e nello specifico sono contento per Pioli. Se dobbiamo risollevare le sorti di un movimento in crisi, dobbiamo puntare agli allenatori top".

L'Arabia Saudita spaventa anche quest'anno. Come finirà con Kean?
"Sarebbe veramente una iattura perdere Kean adesso che ha fatto finalmente vedere ciò che vale. Capisco che il ragazzo sia a un bivio di carriera a e a 25 anni voglia capitalizzare quanto fatto, così come le sirene sono particolarmente seducenti. Kean in Italia e a Firenze sarebbe vantaggioso anche per la Nazionale: è quello che ci aspettavamo dai tempi in cui Allegri l'aveva lanciato. Fossi al posto suo mi incatenerei al David o a Ponte Vecchio, pensando a cosa scriveva Stendhal di Firenze. Ma non credo i suoi procuratori gli suggeriscano di leggere Stendhal. Mi auguro comunque resti a Firenze".

Piccoli potrebbe sostituirlo? Non è una mossa rischiosa per la Fiorentina?
"Sono giocatori diversi. Piccoli è vecchio stile, credo abbia ancora ampi margini di miglioramento, soprattutto tattici. Può essere interessante anche lui per la Nazionale, visto che il ruolo da noi va estinguendosi. Io spero non si ponga il problema e che Kean rimanga alla Fiorentina. Piccoli comunque secondo me può crescere ancora di più di Lucca".

Avrebbe visto bene Pioli in Nazionale?
"Sì. Quando è uscito il suo nome mi sembrava la soluzione giusta. Quella di Gattuso è comunque una scelta onesta, se si vuole concretizzare lo slogan dell'azzurro agli azzurri. Può incidere, ma sul piano tecnico scarsi eravamo e tali restiamo. Se non risolviamo problemi strutturali, a monte, siamo sempre lì. Bisogna rimettere la tecnica al centro dell'insegnamento e trovare campioni tra i figli dell'immigrazione: negli altri sport saltano fuori, nel calcio no. E poi club e Nazionale dovranno dialogare serenamente, senza ripicche, faide e malumori. La Federazione deve prendere il meglio dalle cose che funzionano e penso per esempio al tennis con Binaghi".

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile