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Ronaldo all'Inter, l'agente: "Barcellona poco prudente, forse si sentiva intoccabile"

Ronaldo all'Inter, l'agente: "Barcellona poco prudente, forse si sentiva intoccabile"TUTTO mercato WEB
© foto di MB/Image Sport
ieri alle 19:23Serie A
di Daniele Najjar

L'agente di mercato Giovanni Branchini, nel corso dell'intervista rilasciata a Relevo, ha parlato dell'affare che portò Ronaldo (il Fenomeno) dal Barcellona all'Inter di Massimo Moratti.

"È stata una storia estremamente controversa. È iniziata molto tempo fa, in particolare nel mio rapporto con il Barcellona riguardo alla vicenda Romario . C'erano aspetti spiacevoli del contratto che non mi piacevano. Da quel momento in poi, ho insistito per introdurre una clausola rescissoria con Ronaldo. Nessuno l'aveva mai fatto prima", ricorda. "Voglio sottolineare che il nostro obiettivo era proteggerlo, evitare che diventasse prigioniero dell'impegno che aveva firmato ", sottolinea.

Poi l'esplosione del brasiliano, con il club catalano che cambiò rotta cercando di rinnovare il contratto e togliere la clausola in questione. Mesi e mesi di trattativa, con degli intoppi finali: "Non ci sono mai stati altri problemi. Non siamo stati pazzi o sciocchi. Sapevamo che il posto era perfetto per lui. Sottolineo anche che, considerando che era il migliore al mondo in quel momento, volevamo proteggerlo", spiega, ma per degli alterchi nell'incontro decisivo, tutto è saltato.

Da qui la rottura finale: "Ricordo che Gaspart ci inseguiva su e giù per le scale insistendo perché riprendessimo le trattative , ma ripeto, eravamo così da sei mesi. Semplicemente non rispettavano l'accordo. Non c'era più margine di manovra. Ronaldo era sempre informato, anche della sua partenza per Milano. Ci ha dato subito l'ok. Ho rivisto Gaspart altre volte, mentre Núñez non l'ho mai più rivisto. Quella politica spregiudicata del Barcellona in materia di immagine e diritti fiscali... ha portato a molti problemi. Era un modus operandi che, non so, forse derivava dal sentirsi intoccabili. C'è stata una mancanza di prudenza, senza dubbio", conclude.

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