Salernitana, prime frizioni Iervolino-Sabatini ma sarà un gran futuro. Giallo sul rinnovo di Djuric
Prime frizioni tra Danilo Iervolino e Walter Sabatini. Il presidente, come la nostra redazione sta rimarcando da diverso tempo, è insoddisfatto del rendimento dei nuovi acquisti e ritiene che i soldi spesi a gennaio non abbiano garantito l'arrivo di gente pronta per la causa granata. Il famoso Instant Team, ad oggi, è stato quasi un flop fatta eccezione per il portiere Sepe (che però è arrivato in prestito), per il difensore Mazzocchi e, soprattutto, per un giovane centrocampista come Ederson pagato sei milioni di euro e già attenzionato da alcuni club italiani. Aver speso un milione di euro per il prestito di Mikael (zero gol, zero assist, zero presenze da titolare in due mesi), 250mila per Bohinen con annesso triennale per un Fazio ad oggi disastroso rappresenta argomento di discussione in società, al punto che alcuni collaboratori di Iervolino hanno già iniziato a stilare il programma in caso di malaugurata retrocessione senza coinvolgere, per il momento, l'attuale dirigente. Senza dubbio era difficile fare un grande mercato in venti giorni con una squadra ultima in classifica, a Sabatini vanno riconosciute professionalità, buona fede e capacità di mettersi in discussione e di assumersi pubblicamente le proprie responsabilità. Doti rare nel calcio di oggi. Ma nello sport contano i risultati e la "sua" Salernitana ha collezionato pareggi in serie e sconfitte anche a sorpresa come quella di sabato sera contro il Torino.
"So che altri dirigenti stanno parlando di mercato, vedo una società più sfiduciata e non so cosa accadrà a fine stagione. Anzi, dico che sto facendo brutta figura con Djuric: avevo detto al presidente di rinnovare il contratto, sembrava tutto ok e poi si è frenato tutto senza che mi dessero una spiegazione" ha detto in una recente intervista in cui è apparso, per la prima volta, piuttosto abbattuto. I tifosi in merito sono divisi: c'è chi lo riconfermerebbe a occhi chiusi per dargli la possibilità di lavorare in tre mesi partendo da zero, chi invece è deluso dall'andamento generale e immagina scenari diversi. Circa il nome di Gianluca Petrachi, uno che la B la conosce benissimo e che ha voglia di ripartire alla grande dopo la delusione di Roma. Al momento si sa solo che il suo nome è cerchiato n rosso sul taccuino della proprietà che, però, attenderà la fine della stagione prima di prendere decisioni definitive. In bilico anche mister Davide Nicola, cui media punti è inferiore ai suoi predecessori. C'è chi dice che Iervolino abbia avuto un chiarimento con il precedente allenatore dopo alcune evitabili dichiarazioni del patron, chissà che un altro passo falso domenica a Roma non possa avviare riflessioni pure sulla guida tecnica. Colantuono e Castori, del resto, sono a busta paga e hanno lavorato, in passato, in condizioni molto meno favorevoli tenendo comunque a galla dignitosamente la nave senza proprietà e tra mille defezioni.
Ad ogni modo la Salernitana ha un futuro importante e Iervolino ha tutte le caratteristiche per essere il presidente che la piazza sognava da tempo. A breve sarà presentato il progetto di restyling dell'Arechi, stadio che necessita assolutamente di alcuni interventi per essere effettivamente accogliente. Si sta valutando un grosso investimento per un centro sportivo dedicato al settore giovanile, occhio anche alla possibilità di riportare la Salernitana nello storico Vestuti per qualche allenamento settimanale in presenza del pubblico. E ancora: vivai, iniziative nelle scuole, tecnologia, nuova strategia di marketing, volti nuovi nell'area comunicazione e beneficenza in collaborazione con gli autori del libro ufficiale Macte Animo che tuttora sta riscuotendo enorme successo. Il piano B, quello prettamente sportivo, prevede invece la presenza in panchina di un allenatore giovane, di personalità, che possa essere un manager a 360°. Gennaro Gattuso è il sogno di Iervolino, ma dopo il rifiuto di gennaio c'è stato un raffreddamento tra le parti e difficilmente "ringhio" scenderebbe in serie B dopo le esperienze con Milan e Napoli. Piace Liverani, anche Pirlo era profilo graditissimo e sarebbe la prima scelta qualora la Salernitana riuscisse nell'impresa salvezza. Restasse Sabatini, invece, occhio alla candidatura di De Rossi sebbene Nicola non abbia escluso affatto la possibilità di proseguire il suo lavoro sulla panchina granata. In tanti andranno via: Bonazzoli sarà titolare della Sampdoria che verrà, Mousset tornerà in Inghilterra, Dragusin è della Juventus, Ruggeri e Zortea saranno in ritiro con l'Atalanta e Sepe valuterà il futuro assieme al Parma. Rientreranno, invece, Mantovani e Bogdan che costituirebbero l'ossatura della difesa in caso di malaugurato salto all'indietro.