Sticchi Damiani: "Var non generi nuovi tipi di fallo. Riportiamolo a strumento di supporto"

Dopo le polemiche legate al VAR in occasione del pareggio del suo Lecce contro il Milan e la squalifica imposta dal Giudice Sportivo, il presidente salentino Saverio Sticchi Damiani torna sull'argomento tramite un'intervista alla Gazzetta dello Sport.
A distanza di qualche giorno, il gol annullato a Piccoli l’ha digerito?
"Credo che il Var debba essere un supporto per gli arbitri nelle scelte cruciali e per evitare gli errori gravi. Invece siamo arrivati a vivisezionare tutto, ma il risultato di questa scomposizione per fotogrammi in certe gare si usa, in altre inspiegabilmente no. L’intensità di uno “step on foot” non si può percepire davanti al video. Il Var deve scovare errori evidenti, non generare una nuova tipologia di falli".
Ha una proposta?
"Riportiamo il Var ad essere uno strumento di supporto e non di governo. Diamo maggiore certezza ai pochi, fondamentali casi in cui esso può legittimamente intervenire, chiarendone presupposti e limiti. Non credo che questo sia un compito che possa essere lasciato solo agli arbitri: ci vogliono le istituzioni, le leghe e qualche bravo giurista. Le prassi applicative “autoprodotte” andrebbero invece limitate al minimo, rese note a tutti, e comunque discusse e valutate preliminarmente non solo dagli arbitri. Il giorno dopo la partita con il Milan, ho chiesto ufficialmente alla Lega di A di discutere e confrontarsi con le istituzioni e i vertici arbitrali e ho auspicato l’apertura di un tavolo di lavoro. Magari non risolveremo la situazione, ma potrà uscirne qualche spunto interessante".
