Torino, al via il ritiro in un contesto poco rassicurante: Baroni attende ancora rinforzi

Il Torino ha dato ufficialmente il via alla stagione con la partenza per il ritiro di Prato allo Stelvio. Giornata intensa quella di ieri: sveglia all’alba, allenamento al Filadelfia e partenza verso l’Alto Adige, destinazione Val Venosta, a pochi chilometri da Malles, sede dei ritiri granata nelle estati 2007 e 2008. A guidare il gruppo è il nuovo tecnico Marco Baroni, ma il contesto attuale non è dei più rassicuranti.

La rosa al momento, scrive l'edizione locale de La Repubblica, è quasi identica a quella che ha chiuso lo scorso campionato all’undicesimo posto, a -21 dalla Fiorentina sesta. I soli arrivi ufficiali sono Anjorin e Ismajli, entrambi prelevati dall’Empoli retrocesso, mentre è già partito Samuele Ricci, ceduto al Milan. Un avvio di mercato piuttosto sottotono, nonostante le dichiarazioni ottimistiche di Urbano Cairo, che aveva promesso una squadra quasi completa per l’inizio del ritiro.

In realtà, Baroni è ancora in attesa di rinforzi in zone chiave: mancano due trequartisti (uno per lato), un terzino sinistro di riserva e almeno un attaccante. Al momento, l’attacco si regge sulle condizioni precarie di Zapata, 34 anni, reduce da un lungo infortunio. L’unica novità imminente sembra essere Cyril Ngonge, vicino da settimane. Il suo arrivo potrebbe concretizzarsi entro sabato, in tempo per l’amichevole contro l’Ingolstadt. Ma non basterà lui per colmare le lacune evidenti della rosa granata.