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Torino, Vagnati: "Juric? Testa all'Europa, per il futuro pronti a tutto. Buongiorno è speciale"

Torino, Vagnati: "Juric? Testa all'Europa, per il futuro pronti a tutto. Buongiorno è speciale"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 14 febbraio 2024, 14:30Serie A
di Emanuele Pastorella
fonte nostro inviato allo stadio Olimpico Grande Torino

Oltre alla presentazione del nuovo acquisto Okereke, in casa Torino c'è l'occasione per fare il punto con il direttore tecnico Davide Vagnati. L'uomo mercato granata è intervenuto in conferenza stampa, queste le sue dichiarazioni raccolte da Tuttomercatoweb.com.

Avete preso tanti giocatori in prestito: in estate dovrete vendere? Ci sono problemi economici?
"Non penso di poterlo dire. Nonostante tante situazioni che potevano trasformarsi in vendite, abbiamo declinato per tenere i migliori. In estate abbiamo venduto solo Singo che andava in scadenza e abbiamo acquistato tanti ragazzi in estate e a gennaio. Non c'è un tema di problematiche per il futuro, ma non si può solo comprare: la proprietà ci ha chiesto di valutare le uscite di chi non rientrava più nel progetto per prendere giocatori che potessero essere funzionali"

C'è amarezza per come è andata con Radonjic?
"L'ho sentito pochi giorni fa, è un ragazzo di cuore. Purtroppo ha grandi limiti di tenuta mentale, forse anche di carichi lavoro che non riesce a mantenerli nel corso della settimana. Aveva bisogno spesso di pause, purtroppo non è questione di Torino o di allenatore: per certi obiettivi, bisogna sempre essere sul pezzo. Non è nemmeno più un ragazzino, se ha cambiato spesso squadra evidentemente c'è qualche problema. E' normale che ci sia dispiacere, ma io cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno: abbiamo investito non una cifra esorbitante, ci ha dato una mano e ci ha risolto qualche partita. Ora vedremo al Maiorca, quest'estate decideremo il suo futuro"

Buongiorno poteva andare via anche quest'inverno?
"Qualche telefonata è arrivata, ma non era il momento di valutare certe cose. Non abbiamo questa necessità di fare cassa. Anche i giocatori hanno un peso, Buongiorno è legato al Toro e noi lo siamo a lui, siamo andati avanti senza pensarci. E anche le parole del presidente sono state abbastanza chiare"

L'obiettivo è cercare l'Europa o senza Juric bisogna trovare nuovi mattoni?
"Non mi piace questa domanda, non è il momento di parlare di con o senza Juric. Parliamo del Lecce, le ultime due gare ci hanno lasciato dispiacere per i risultati: per migliorarsi, bisogna vincere più partite possibili. Il focus deve essere tutto su questa stagione, ogni goccia di sudore, e abbiamo una squadra che può fare buoni risultati. Pensiamo a questo, al futuro si vedrà e siamo pronti a tutto"

La squadra come ha recepito lo sfogo di Juric?
"La squadra ha fame e voglia, vuole crescere e cercare di arrivare a un obiettivo che non centriamo da qualche anno. E' un messaggio che ha colpito, ha dato più impulso: tutti i giorni vediamo come lavorano e la voglia del mister di alzare il livello. I risultati lo diranno, ma il messaggio è arrivato e la squadra ha voglia di vincere"

Tornando a Buongiorno, è un discorso rimandato all'estate oppure può diventare un incedibile?
"E' lui stesso che al centro sportivo è sorridente, è quasi parte integrante della società: è un ragazzo speciale. Nel calcio non si può mai dire, ma Buongiorno vogliamo portarlo il più avanti possibile. Dipende anche se noi riusciamo ad alzare il livello, se andiamo a fare qualche gita all'estero sale la voglia di rimanere insieme"

Se ad aprile la situazione dovesse precipitare, che tipo di profilo può interessare per la panchina? Un grande nome o uno che vuole rilanciarsi?
"Come ho risposto prima...Non è retorica. Stiamo cercando di ottenere un obiettivo, la squadra ha fame di arrivare a questo obiettivo importante. Ora non si parla di successore o rinnovo, non dobbiamo pensare a cosa potrà accadere. Dobbiamo fare il massimo per fare più punti possibili. Non dirò mai una roba diversa, altrimenti come mi presento in spogliatoio e che messaggio mando alla squadra? Dobbiamo migliorarci ogni domenica"

A gennaio c'è qualche rammarico di trattative andato a vuoto?
"Ne ho qualcuno ma non lo dico. Non abbiamo mai cercato un vice-Vlasic, anche per il cambio d'identità tattica abbiamo preso Okereke. A centrocampo abbiamo sei giocatori di livello importante, anche Gineitis è un bel vedere per come cresce: è un ragazzo che ha avuto offerte dall'estero, merita spazio quando il mister glielo darà"

Rodriguez e Djidji sono in scadenza
"Abbiamo parlato con Ricardo, mentre Djidji è rientrato da poco dall'infortunio. Con Rodriguez ci siamo confrontati e ci siamo detti con serenità di valutare un futuro o no, abbiamo preso appuntamento più avanti per capire cosa sia meglio per tutti: l'ho sentito in questi giorni dopo l'infortunio, è carico e vuole tornare presto perché non si è fatto male all'adduttore ma a un altro muscolo, vuole andare sopra il dolore. Nonostante sia in scadenza, ha voglia di fare bene questi ultimi mesi"

Bellanova sta esplodendo: c'è qualche contatto con Spalletti?
"Me lo auguro...Ma non sono io che decido, c'è chi lo fa ed è un allenatore di esperienza. Sta crescendo tanto, come dati fisici ha prestazioni di altissimo livello e nell'ultima sessione di mercato ha avuto interessamenti dall'estero. Sta crescendo anche come applicazione, siamo contenti. Ci auguriamo che faccia parte della Nazionale all'Europeo"

L'altro in odore azzurro è Ricci: è più un organizzatore di gioco o come mediano di rottura?
"A Cagliari ha fatto una grande partita, è un ragazzo del 2001 e sta facendo grandi cose. Quando è arrivato era più un play che rubava poco palla, poi con la mentalità sua e il lavoro del mister si è completato: ora è un giocatore completo, ma può crescere tanto. Può sia rubare palloni, ma costruisce anche il gioco e ha più capacità negli inserimenti. Non è ancora nella sua completezza"

Un giudizio su Masina: com'è nata l'idea?
"Lo abbiamo voluto, non è venuto per caso. Abbiamo parlato con il mister e abbiamo visto più profili, abbiamo trattato due o tre situazioni per capire la migliore e la più fattibile. Masina lo conosco fin da quando era un ragazzino, penso che fosse la soluzione migliore per esperienza e personalità, oltre a poter coprire due ruoli come braccetto o esterno"

Che voto dà al mercato del Toro?
"Bisogna darlo alla fine della stagione, o magari tra qualche anno: le squadre si valutano dopo qualche anno, vedendo tutte le situazioni. Abbiamo fatto un mercato diverso dall'anno scorso, ma è stato un mercato non facile: cedere chi gioca poco e chi vuole andare via non è mai semplice, sono contento da questo punto di vista. Si può sempre fare meglio, ma abbiamo fatto ciò che volevamo e potevamo"

C'è l'ipotesi dell'Under 23?
"E' un pensiero che facciamo spesso con il presidente, con Moretti e con il responsabile del settore giovanile Ludergnani. E' un'opportunità, ma bisogna crearsele nel momento in cui si possono fare seriamente. L'Under 23 è una squadra professionistica e la serie C è difficile, è una cosa seria e il Toro non può farla arrivando ultimo o penultimo. Bisogna avere giocatori che vogliano migliorarsi e anche fare risultati, lo stiamo studiando e abbiamo il pensiero che sia una cosa positiva anche per avere la capacità di prendere ragazzi all'estero che non vogliono più fare il settore giovanile".

Come procede il recupero di Buongiorno?
"Gli manca solo la brandina per dormire al Filadelfia...Sta facendo l'impossibile per migliorare la stabilità della spalla: sta facendo terapie e rinforzo dell'arto, sta lavorando tanto e sta facendo un percorso molto bene. Sta andando tutto bene, vedremo quando farà la prossima visita"

Quali sono i ragazzi che in prospettiva possono salire in prima squadra?
"E' una bella domanda ma anche difficile: abbiamo delle norme che sono imbarazzanti per gli investimenti della società. Siamo costretto ad avere quasi tutti in scadenza, se dicessi un nome farei un assist agli altri. Non abbiamo più la possibilità di fare un pre-contratto e poi la facoltà unilaterale per firmare il contratto, ora bisogna investire sul settore giovanile e poi essere un piatto prede per le altre società. Abbiamo profili di un certo livello, la Primavera sta facendo benissimo e qualche ragazzo sta dando risposte anche fisiche in prima squadra. E' chiaro che il passaggio ai grandi è importante, un conto è giocare per i tre punti e poi prendersi una birra oppure giocare con chi ha famiglia. Abbiamo Dembelé che sta facendo bene al Venezia pur senza grande spazio, anche Horvath sta andando bene e probabilmente andrà all'Europeo, c'è Ilkhan...Ci sono diversi ragazzi che possano dare linfa alla prima squadra"

Cosa si aspetta ancora da Ilic?
"Ha il tiro da fuori, purtroppo è una di quelle possibilità che non sfruttiamo al massimo: i gol si possono fare anche così. Ha talento, deve ancora fare la definitiva maturazione non tanto come consapevolezza, ma il passettino per diventare un giocatore decisivo come assist e reti"

E' uno Juric cambiato, quasi troppo tranquillo
"Io lo vedo sempre bello carico, anche in allenamento. Ha voglia di far crescere i ragazzi, vuole il massimo da tutti ed è sempre lo stesso. Oggettivamente magari in conferenza stampa ha un'attitudine diversa, ma l'ultima volta ha fatto una conferenza atipica. Ivan è sempre carico, non vedo grandi differenze rispetto a prima: è sempre il solito guerriero"

Come giudica la crescita di Milinkovic-Savic?
"L'ho portato alla Spal e non era andata bene, ma ho trovato un ragazzo maturo e consapevole. E' uno dei leader, ha la giusta positività e il giusto carattere. Sta facendo un grande lavoro con il nostro preparatore dei portieri, siamo contenti della sua crescita. E' una soddisfazione il suo percorso"

Seck può tornare al Toro in futuro?
"E' in prestito secco, tornerà sicuramente e poi vedremo. Ha fatto buone cose, probabilmente non ha sfruttato al massimo le sue opportunità qui. Probabilmente aveva bisogno di cambiare e alleggerire la testa, gli può fare bene"

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