Un Cagliari bello per un tempo impatta contro il Monza: All'Unipol Domus è 1-1

Il lunch match di ieri pomeriggio ha visto Cagliari e Monza spartirsi la posta in una gara che ha visto i rossoblù padroni del campo per il primo tempo, ed i brianzoli nella ripresa. Alla fine un cosiddetto salomonico pareggio tra due formazioni che hanno provato a conquistare l'intera posta, senza risparmiarsi. Per Ranieri un buon punto contro una compagine che, in caso di vittoria, avrebbe potuto sentire il dolce profumo delle posizioni europee. Dal canto suo, anche Palladino si è detto soddisfatto del risultato, ammettendo la superiorità dei padroni di casa nella prima frazione.
LE SCELTE DI SIR CLAUDIO. C'era da aspettarselo: il tecnico di Testaccio, invece di dare continuità alla difesa a 4, artefice della rinascita rossoblù, ha scelto di mettersi a specchio rispetto all'avversario. Difesa a 3, dunque, e nuova chance per il greco Hatzidiakos, galvanizzato dalla grande prestazione con la nazionale greca che ha imposto il pareggio ai vice-campioni del mondo della Francia. In avanti spazio all'ex Petagna che ha ingaggiato un vero e proprio duello di forza con Caldirola. Viola la luce sulla trequarti.
PRIMO TEMPO A TINTE ROSSOBLU'. Dopo una prima parata di Scuffet su D'Ambrosio, il Cagliari ha preso gradualmente il sopravvento, lasciando le briciole al Monza. Ha trovato subito il goal con Dossena, ed ha messo più volte in seria difficoltà la difesa brianzola, soprattutto grazie al piede fatato di Viola. Al riposo c'era rammarico per non avere realizzato il secondo goal.
RIPRESA BRIANZOLA. Come ovvio, il Monza si è riorganizzato ed è sceso in campo con tutt'altro spirito. Già dopo pochi minuti Scuffet veniva impensierito da una traversa di Dany Mota. Il goal è nell'aria è viene trovato dal neo entrato Maric, che sfrutta un errore in marcatura di Hatzidiakos, per spedire di testa in fondo al sacco. A questo punto Palladino ordina il forcing alla ricerca dei tre punti, ma Ranieri risponde varando la difesa a 4 ed inserendo due esterni di centrocampo rapidi come Jankto ed Oristanio, bloccando, di fatto, le iniziative sulle fasce di Ciurria e Kiryakopulos. Gagliardini impegna Scuffet, mentre dall'altra parte è il neo entrato Lapadula ad avere una grossa chance. Ultimo brivido è un cross di Ciurria deviato sulla traversa da Azzi.
