Vietato puntare sulla Primavera, così come l'U23: la situazione dei giovani dell'Inter

Qualche tempo fa Roberto Samaden si lamentava della situazione dei giovani dell'Inter. "Il rammarico è quello di non aver mai visto troppo valorizzato tutto ciò, sicuramente con tutte le scusanti dovute alla situazione del club o a momenti particolari. Chiaro che è frustrante per un responsabile vedere con la maglia di una squadra avversaria di alto rango un giocatore cresciuto nel proprio settore giovanile. Questo ormai rientra anche nelle dinamiche del mercato e delle necessità che hanno i club di produrre valore, e magari utilizzare quel valore economico per arrivare ad altri tipi di giocatore".

Ed è quello che capiterà anche quest'anno, così come nelle prossime situazioni di mercato. Akinsanmiro ha giocato una partita di Serie A per quattordici minuti, ma è l'unico ad averlo fatto. Nessun giocatore della prima squadra arriva dal settore giovanile, una situazione quasi incredibile per chi, anno dopo anno, ha sempre una delle migliori squadre in Primavera. Vuol dire non credere nei giovani, laddove tutto il mondo delle big (dal Bayern al Barcellona, passando per il Real Madrid, il City o il Liverpool) cercano ogni anno di inserirne almeno uno.

Così nella prossima stagione l'unico che potrebbe - meglio utilizzare il condizionale - avere un ruolo è Mattia Zanotti, difensore che sta facendo benissimo al San Gallo. Fabbian al Bologna sta facendo benissimo ma non è più di proprietà, i fratelli Carboni finiranno per entrare in altri prestiti, così come i vari Oristanio ed Esposito. Insomma, all'Inter sembra impossibile avere una politica giovanile tra prima squadra e primavera. E non arriverà nemmeno l'under23.